La Lav scende in campo in merito all’uccisione dell’orso responsabile della morte del runner Andrea Papi, scagliandosi contro il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti.
Uccisione dell’orso responsabile della morte di Andrea Papi, la Lav contro Fugatti: “Vendetta per per nascondere la mala gestione dell’amministrazione provinciale”
La morte di Andrea Papi, provocata dall’aggressione di un orso lo scorso 6 aprile, continua a far discutere e alimentare polemiche. L’uccisione dell’orso responsabile, decisa dall’amministrazione locale di Trento, ha visto, infatti, scendere in campo la Lav (Lega Anti Vivisezione) contro il presidente della provincia Maurizio Fugatti.
L’associazione accusa Fugatti di cercare unicamente vendetta nei confronti dell’animale, così da nascondere le colpe delle istituzioni per quanto accaduto.
“La volontà della Provincia Autonoma di Trento è ormai chiara: non c’è l’intenzione di lavorare ad una convivenza pacifica tra cittadini e plantigradi attraverso buone pratiche già applicate con successo nel resto del mondo con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini. L’unico scopo dell’amministrazione sembra essere quello di ottenere vendetta aggiungendo sangue innocente a sangue innocente, per nascondere la mala gestione da imputare esclusivamente all’amministrazione provinciale“.
La proposta della Lav: l’orso e altri due esemplari in un rifugio sicuro
Fugatti era già stato preso di mira nei giorni scorsi dall’attore Alessandro Gassmann, per il medesimo motivo, e anche la madre di Papi, Franca Ghirardini, aveva criticato la gestione del problema, parlando di una “morte annunciata”.
Ora la Lav insiste che ci sono vie alternative rispetto a quella dell’abbattimento dell’animale e degli altri esemplari giudicati “problematici” voluta dalle autorità locali.
In particolare, la Lega Anti Vivisezione ha dichiarato di aver proposto sia allo stesso Fugatti, sia al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il trasferimento dell’orso – insieme a un altro esemplare – in un rifugio sicuro. Una misura che punta a risolvere la situazione scongiurando l’abbattimento degli animali, approvato anche da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Tuttavia, la Lav non è ottimista sull’esito di questo confronto, denunciando l’atteggiamento ostruzionistico di Fugatti espresso dalle sue parole sprezzanti con le quali annunciava l’abbattimento degli orsi, aggiungendo che gli altri 70 esemplari sarebbero stati messi a disposizione di “chi si candida per salvarli”.
Il commento di Lav
L’associazione Lav ha definita quella di oggi come una vittoria. “All’arroganza del presidente Fugatti nel rispondere alle nostre proposte per il salvataggio di ‘Jj4’, il Tar ha risposto con la sospensione del provvedimento. Una reazione legittima e di buon senso. Permetterà di individuare una soluzione ragionata e proattiva alla difficile vicenda di ‘Jj4’”. commenta la Lega antivivisezione alla notizia della decisione da parte del Tar di Trento.
“Il nostro ufficio legale ha lavorato alacremente per evitare un’azione che appariva più come un gesto di vendetta nei confronti dell’orso”, ha continuato Lav “che un’efficace ricerca della sicurezza di tutti in una convivenza pacifica e informata”.
Vitturi: “I santuari non sono previsti in Italia”
Tante le proposte avanzate da Lav in queste ore, fra tutte c’è quella dei “santuari”, presenti in molti paesi ma non in Italia. Massimo Vitturi di Lav spiega: “I santuari sono aree protette di decine di ettari che esistono in tutto il mondo. Soprattutto nell’Europa dell’Est, in Medio Oriente, America, ma non in Italia perché non previsti“, spiega Vitturi. Non si tratta quindi di zoo e garantiscono il benessere degli animali catturati in natura: “sono aree molto grandi dove all’interno ci sono anche montagne, corsi d’acqua naturali e tutte le riserve sufficienti per garantire benessere e assistenza. Certo, sono suddivisi per specie di animali perché ci sono esemplari incompatibili tra loro“. Continua poi Vitturi “Potranno essere trasferiti anche gli altri orsi minacciati da Fugatti da questa sorta di rappresaglia”. Uno sguardo anche al prossimo futuro perché l’11 maggio ci sarà l’udienza di merito: “ma in questo periodo chiediamo al ministero dell’Ambiente di organizzare un tavolo di confronto assieme a Ispra, ministero stesso, Provincia di Trento e Lav. Sarà finalizzato a definire il destino ed il trasferimento degli orsi minacciati” dice Vitturi. Secondo il responsabile dell’area Animali selvatici: “Dovranno essere definite tutte le attività che la Provincia di Trento non ha mai messo in atto da 24 anni. Ovvero da quando ha ripopolato il territorio, e nulla di concreto ha fatto per prevenire questa disgrazia ed altri episodi”. Una richiesta su tutte è quella dell’istituzione di corridoi faunistici.
Evi (Avs): “La sospensione dell’ordinanza è un’ottima notizia”
Eleonora Evi, co-portavoce Nazionale di Europa Verde e deputata di Alleanza Verdi e Sinistra in una nota ha specificato: “La sospensione dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa JJ4 è un’ottima notizia per la tutela della biodiversità e della vita animale“. Evi continua poi: “È evidente che ci sono soluzioni alternative all’uccisione degli animali selvatici che creano problemi. Spero che la proposta della Lav di trasferire l’orsa in un santuario possa essere presa in considerazione e che si possa trovare una soluzione pacifica e rispettosa dell’ambiente“. Infine un riferimento al presidente della Regione Trentino Alto Adige: “È importante che Fugatti e tutti i responsabili politici comprendano che l’uomo non può essere padrone e dominatore della natura, ma deve imparare a vivere in armonia con essa“.