Sono trentatré gli spazzini Ama licenziati dall’azienda che si occupa dei rifiuti di Roma. La stretta sulla gestione del personale si è verificata in seguito all’accumulo di oltre un anno di giorni di malattia da parte di alcuni dipendenti. Il record relativo al numero del personale cacciato conteggia complessivamente le giornate prese, per motivi di salute, da novembre ad oggi.
Solo nel mese di dicembre risultano 300 i giorni di assenteismo immotivato attuato da alcuni lavoratori dell’Ama. Il provvedimento preso contro di loro è scaturito in seguito alle decisione prese dai nuovi vertici della municipalizzata.
Le parole del Sindaco di Roma Gualtieri relative a agli spazzini Ama licenziati, all’assunzione di nuovi dipendenti del nuovo piano approvato a gennaio:
In merito a tale vicenda è intervenuto il Sindaco della Capitale nel corso del Consiglio comunale straordinario in corso su Ama. Roberto Gualtieri si è espresso anche in relazione al nuovo piano Ama, la cui approvazione è stata confermata tre mesi fa.
“Ad oggi siamo già a 380 assunzioni nel 2023 tra realizzate e in corso e abbiamo avviato un percorso più agile per l’assunzione di altri dipendenti. Questo permetterà di assumere altri 100 nuovi lavoratori entro maggio, oltre quelli già previsti dal piano industriale. Questi saranno ricercati attraverso contratti di apprendistato, come concordato con i sindacati per fare da apripista alla lunga e fondamentale azione di ricambio generazionale che sarà messa in atto da qui ai prossimi anni. Il nuovo piano industriale di Ama punta ad abbattere la dipendenza da terzi passando dall’attuale 13% a oltre il 70% di autosufficienza mediante la realizzazione, oltre quanto previsto per i rifiuti urbani indifferenziati col termovalorizzatore, di 8 nuovi impianti per il trattamento di diverse frazioni: 2 per l’organico, 2 per la carta e la plastica e 4 per pannolini, tessile, terre di spazzamento e olii esausti. Il nuovo asset impiantistico porterà a una riduzione significativa dei costi di trattamento e all’aumento dei ricavi dalla vendita dei materiali differenziati, stimando oltre 100 milioni di risparmi netti l’anno nel 2028 . Oggi ogni anno spendiamo 100 milioni di troppo, per colpa di un deficit impiantistico dovuto a troppi anni di inazione, che invece potrebbero essere dedicati ad aumentare la pulizia e abbassare la Tari”.
Risale al 17 gennaio scorso invece l’approvazione del nuovo piano Ama, commentato così da Gualtieri: “Questo è un è passaggio importante”. Il piano prevede infatti 700 milioni di euro che si svilupperà su tre linee di intervento: miglioramento del decoro urbano; incremento della raccolta differenziata; sviluppo della logistica e dell’impiantistica.