Federico Mele fumettista di grande talento esce sul mercato con la graphic novel “La caduta di Macbeth“, edito da Fanucci Comics, la collana creata insieme alla Scuola Romana di Fumetti che ha esordito con successo con la pubblicazione “La fattoria degli animali“. Il suo approccio è ad un classico della letteratura, spesso portato in teatro e ancor più spesso letto nelle scuole dai ragazzi. Cos’è accaduto in questa riscrittura visiva e non solo, l’illustratore l’ha raccontato in diretta a “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al giovedì in pieno drive-time e in radiovisione sul canale 264 del digitale terrestre dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.

Federico Mele fumettista, su come si è approcciato al lavoro

“Mi sono spesso chiesto se in “La caduta di Macbeth” abbia davvero scritto io la mia storia. Perché, in fondo, sento di non essere stato altro che un personaggio, una maschera priva di libero arbitrio, un guscio di noce alla deriva in un oceano di sangue. Tutto questo in cento pagine in cui ho cercato di rimaneggiare la matrice Shakespeariana, a volte mutilata altre volte completata. Ne è uscito fuori un racconto nuovo tutto incentrato sulla psicologia dei personaggi principali che ho portato avanti con l’uso massiccio di didascalie da monologo interiore per dare voce, a seconda della sequenza, ai diversi personaggi. Il racconto poi l’ho concentrato anche su un impianto grafico illustrativo che cita orgogliosamente le mie influenze tra cui il grandissimo Todd McFarlane.”

Di cosa parla il libro

“La trama è nota ai più ma la ricordo volentieri per i più giovani. Dopo l’ennesima battaglia vinta, il valoroso generale Macbeth incontra tre streghe e riceve una profezia che determinerà il suo destino. Ho voluto avvicinarmi a questo classico di William Shakespeare pensando di rispettarne l’essenza ma anche di farne una mia tragedia personale. Ne è venuto fuori che racconto un Macbeth dark fantasy e introspettivo, una colorata discesa nella follia tra tradimenti e magia nera. Questo non fa che dimostrare una verità sacrosanta… quando una storia è forte, è sempre attuale. E infatti sembra inserirsi in generi che i ragazzi amano e seguono molto in questi anni.”


Federico Mele fumettista, sull’importanza della formazione

“Perché sono diplomato in due scuole di Fumetto, la Scuola Internazionale di Comics di Pescara e la Scuola Romana dei Fumetti di Roma? Perché il primo percorso di studi l’ho affrontato con l’energia ma anche con la tipica superficialità di quando sei un ragazzo universitario anche in cerca di divertimento. Quando ho capito che questo era quello che volevo fare, ho capito quanto fosse prezioso rimettermi sui libri questa volta con la testa di chi vuole davvero imparare un mestiere così bello.”

Sulla Scuola Romana dei Fumetti

“Si tratta di una realtà che c’è da più di trent’anni e che, nel corso della sua crescita, ha formato studenti che poi sono diventati professionisti reali e attivi del settore. Io ne sono un piccolo esempio ma penso anche a Marianna Ignazi, che disegna per Bonelli, e a Giuseppe Di Maio, che è un illustratore Disney. Dopo averci studiato, c’insegno anche io. Molti colleghi, poi, sono nomi importanti del panorama del fumetto in Italia tra cui Carlo Labieni, storyboard-artist per il cinema, pubblicità, televisione e spettacoli multimediali.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista al fumettista Federico Mele:

https://www.radiocusanocampus.it/it/federico-mele-la-caduta-di-macbeth

Ecco la copertina de “La caduta di Macbeth” di Federico Mele:

Federico Mele fumettista