Questa mattina, ricevendo in udienza i membri dell‘Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari (Aris), il Santo Padre ha messo in guardia contro l’abbandono e l’incuria degli anziani, i quali spesso non ricevono le medicine necessarie. Papa Francesco ha definito questo fenomeno una “eutanasia nascosta” radicata nell’odierna cultura. Ricordiamo che l’Aris si occupa è della gestione delle strutture sanitarie di ispirazione cristiana. 

La cultura dello scarto 

Secondo Bergoglio, oggi vice la cosiddetta “cultura dello scarto”, la quale presenta dei seri rischi, quali ad esempio la perdita della dignità:

Nel settore della sanità la cultura dello scarto può mostrare più che altrove, a volte in modo evidente, le sue dolorose conseguenze. Quando infatti la persona malata non è messa al centro e considerata nella sua dignità, si ingenerano atteggiamenti che possono portare addirittura a speculare sulle disgrazie altrui, e questo deve renderci vigilanti.

Ed è proprio qui che entra in gioco il ruolo della chiesa:

Occorre intraprendere cammini di discernimento e fare scelte coraggiose, ricordandoci che la nostra vocazione è quella di stare sulla frontiera del bisogno: la vocazione nostra è quella, sulla frontiera del bisogno. Come Chiesa, siamo chiamati a rispondere soprattutto alla domanda di salute dei più poveri, degli esclusi e di quanti, per ragioni di carattere economico o culturale, vedono disattesi i loro bisogni. Questi sono i più importanti per noi, quelli che sono al primo posto della coda: questi.

Ha spiegato il Papa.

Papa Francesco: “Anziani privati delle medicine, è eutanasia nascosta”

Il Santo Padre ha spiegato che ci sono persone, soprattutto anziane, che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi, per le quali anche il pagamento di un ticket è un problema. Inoltre, ha denunciato il problema “lunghissime liste d’attesa, anche per visite urgenti e necessarie”.

Ma ogni persona, afferma Francesco, ha diritto alle medicine e non garantire questo diritto può essere considerata una eutanasia nascosta.

Infine, il Pontefice ha voluto sottolineare il ruolo degli ospedali religiosi:

Gli ospedali religiosi hanno soprattutto la missione di prendersi cura di coloro che sono scartati dall’economia sanitaria e da una certa cultura contemporanea.