Julia Ituma morta: la pallavolista di 18 anni sarebbe precipitata da una finestra dell’hotel di Istanbul, in Turchia, dove si trovava con la sua squadra Igor Gorgonzola Novara, in trasferta per giocare la semifinale di Champions League contro l’Eczacibasi che le italiane hanno perso. L’ipotesi è che si tratti di un gesto volontario e sarebbe avvenuta intorno alle 4, secondo quanto si apprende da fonti vicine alla società sportiva. Il corpo sarebbe invece stato trovato intorno le 5.30.

Il decesso si è verificato mentre tutte le compagne dormivano, compresa la spagnola Varela Gomez, che condivideva la stanza con Ituma. La squadra della Igor è al momento ancora in Turchia e non ci sono ancora reazioni ufficiali da parte della società novarese. Cresce sempre di più l’ipotesi del suicidio, anzi probabilmente è quasi certa. Dalle immagini delle telecamere di sicurezza infatti emerge che Ituma si sarebbe davvero suicidata. A scriverlo è il quotidiano turco Hurryet che ripota: “Mentre le indagini sull’incidente sono in corso, dalle registrazioni della telecamera è emerso” che la pallavolista italiana “si è suicidata nella notte”. L’altra giocatrice che dormiva con lei,Julia Varela, “non ha sentito nulla perché dormiva ed è stata svegliata dalla polizia”.

Julia Ituma morta: la vita

Julia Ituma morta, la pallavolista nata a Milano ma di origini nigeriane, la Ituma era considerata una promessa del volley nel ruolo da opposto e veniva paragonata a Paola Egonu. Si trattava della sua prima stagione con la squadra piemontese, prima giocava nel Club Italia, un team di Roma. Fisico potente e possente, vantava un’altezza di192 cm ed era considerata uno degli opposti del futuro, una grande promessa del panorama femminile italiano della pallavolo. Tanti i titoli vinti nel corso degli anni: con le giovanili ha vinto l’Eyof e l’Europeo Under 19 femminile.

Che cos’è l’AGIL Volley

L’AGIL Volley, Igor Novara Gorgonzola è una squadra di pallavolo femminile che ad oggi milita nel campionato di Serie A1 ed ha una storia importante: fondata nel 1984 da suor Giovanna Saporiti, con sede a Trecate, la parola AGIL è l’acronimo delle parole amicizia, gioia, impegno e lealtà; nei primi anni di vita il club disputa campionati a livello regionale, arrivando a giocare in Serie B e ottenendo la promozione in Serie B1, intorno al 1995, campionato al quale partecipa per due annate consecutive, chiudendo al primo posto con la conseguente promozione in Serie A2 nel 1997. Ad oggi la squadra ha raggiunto vittorie importanti anche grazie alla presenza della Ituma che con l’Igor Novara Gorgonzola militava in Serie A1 ed era considerata una vera e propria promessa del panorama della pallavolo femminile italiana.

Comunicato della Igor Novara Gorgonzola

“Con profondo dolore e commozione la prematura scomparsa della pallavolista azzurra Julia Ituma. La tragedia sarebbe avvenuta nelle prime ore del giorno e sulle dinamiche dell’accaduto sta indagando la polizia turca. Igor Volley tutta desidera esprimere il proprio cordoglio e la partecipazione al dolore della famiglia di Julia e dei suoi cari. Il club e tutti i suoi tesserati, affranti dalla perdita, manterranno un rispettoso silenzio sulla vicenda in attesa dell’esito delle indagini.”

Si rispetta un minuto di silenzio sui campi.

Mencarelli: “Era una ragazza estremamente determinata”

Marco Mencarelli, che conosceva bene Julia perché l’aveva allenata, racconta di lei che era una ragazza estremamente “determinata” e “perfezionista, nell’accezione più positiva del termine”. Mencarelli, direttore tecnico del settore giovanile femminile di pallavolo e tecnico del Club Italia, ricorda su Radio 1 Sport di non aver “assolutamente” mai ravvisato un disagio o una sofferenza:

“Era una ragazza con una capacità di reazione alla sconfitta o al momento difficile che definirei esemplare, a volte anche dirompente. Aveva una forza d’animo impressionante, aveva anche quest’aspetto dell’essere atleta e sportiva: sapersi rialzare dopo una caduta sportiva”.

Il ministro dello Sport Abodi: “Mi stringo in forte abbraccio alla famiglia”

“Sono addolorato e incredulo di fronte alla tragedia che si è consumata nella notte in Turchia e ha strappato la vita a Julia Ituma. Quando succedono queste tragedie la prima domanda che ci si pone è ‘perché?’. Mi stringo in un forte abbraccio alla sua famiglia alla quale porgo le più sentite condoglianze e mi unisco al dolore delle compagne di squadra e di tutto il movimento della pallavolo italiana in questo difficile momento”.

ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi.

Il caso Giulia Albini

C’è da chiedersi cosa abbia spinto la Ituma a togliersi la vita, ipotesi accreditata secondo le prime ricostruzioni. Sta di fatto che questa tragedia non è un caso isolato: nel 2012 un’altra pallavolista, Giulia Albini, andò fino ad Istanbul per uccidersi gettandosi da un ponte e lasciando di stucco il mondo della pallavolo. La ragazza, all’epoca trentenne, si recò in Turchia da sola, dove noleggiò una macchina e con la stessa si gettò dal Fatih Sultan Mehmet, il secondo ponte sospeso sul Bosforo. Il suo corpo fu trovato alle prime luci dell’alba da un pescatore e, anche in quel caso, l’unica ipotesi accreditata fu quella di suicidio.