Corso per diventare allevatori: è finalmente nato l’accattivante progetto proposto all’Ente del Parco Nazionale Foreste Casentinesi mirato al contrasto dello scarso ricambio generazionale che affligge la zootecnia e il settore della pastorizia, in particolare nelle zone di montagna, volto ad offrire nuove opportunità professionali. E’ così partito dal mese di aprile, presso il centro di formazione “Officine Capodarno” di Stia in Toscana, la SheperdSchool, una scuola diventare per pastori e allevatori, progetto dell’ambito LIFE ShepForBio, finanziato dall’Unione Europea. Andrea Gennai direttore e responsabile del servizio pianificazione dell’Ente del Parco Nazionale Foreste Casentinesi è intervenuto nel programma “Che Musica Maestro” con Arianna Caramanti e Lele Martinelli su Radio Cusano Campus per spiegare nel dettaglio in cosa consista tale progetto unico nel suo genere.
Corso per diventare allevatori: il nuovo progetto finanziato dall’UE
Corso per diventare allevatori e contrastare lo spopolamento da parte delle nuove generazioni nelle zone montane: questo è l’intento anche di Andrea Gennai direttore del Parco Nazionale Foreste Casentinesi che spiega la missione di questo nuovo corso a cui stanno prendendo parte già molti giovani: “Fare il pastore è una professione molto difficile per le tante responsabilità che si hanno sulle spalle ma anche per gli orari improponibili e viene presa sottogamba da tanti giovani che non hanno idea di quanta fatica ci sia dietro questo mestiere: c’è da studiare molto anche per fare il pastore e in più i nostri studenti hanno anche la sfida di farlo all’interno di un Parco Nazionale dove ci sono anche animali antagonisti delle pecore come i lupi quindi la sfida è doppia e riguarda la convivenza. Ci saranno lezioni in aula dove si insegnerà loro la teoria, lo studio delle tipologie di animali, flora e vegetazione del Parco etc ma anche, a seguire, tanta pratica sul campo con gli animali da custodire. Il tutto avviene in forma totalmente gratuita poiché il progetto è finanziato dall’Ue e quindi anche gli alloggi vengono affidati gratis agli studenti.”
Il bisogno di tornare alla vita rurale
“Pensavamo di fare fatica a trovare delle adesioni a questo corso quando lo abbiamo proposto e invece il risultato è stato sbalorditivo! Ci sono state sin da subito una miriade di proposte, ben 160 per soli sei posti che ora, vista la grande domanda, sono diventati otto ed è stato molto difficile fare le selezioni. Questo è un segnale molto importante che ci fa capire quanto bisogno ci sia di ritrovare la tranquillità lontani dalla vita frenetica e dallo stress della città e come ci sia un grande ritorno da parte dei giovani alla vita di campagna, tendenza che si è invertita negli ultimi anni dopo aver avuto un exploit di giovani che all’inverso, si recavano dalle campagne alla città che ci sta sempre più stressando e che non ci da quello che vogliamo. Le sfide ci sono anche nel Parco o in campagna, non è una vita idilliaca ma è sicuramente molto meno frenetica e più appagante.”