Napoli Osimhen plusvalenze. La Guardia di Finanza continua i suoi blitz per fare chiarezza sui movimenti dei bilanci delle società calcio. Questa volta ad aver ricevuto la visita da parte della Finanza è stata la sede della Turris, squadra di Torre del Greco nella città metropolitana di Napoli, che al momento milita in serie C. Il blitz è stato fatto per acquisire il contratto contratto del calciatore Claudio Manzi (che ora milita nella Virtus Entella), uno dei quattro giovani che era rientrato, all’epoca dell’acquisto da parte del Napoli, nella trattativa legata al trasferimento di Victor Osimhen appunto alla squadra di proprietà Aurelio De Laurentiis. L’inchiesta infatti riguarderebbe questioni legate al trasferimento di Osimhen dal Lille ai partenopei. Ad ordinare i controlli sono stati i pm Francesco De Falco e Roberta Simeone, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. L’operazione è stata avviata per compiere un atto istruttorio doveroso per fare chiarezza sulla partita di giro legata alla cessione da parte del Lille del bomber del Napoli. A poche ore dal fischio di inizio della partita di andata dei quarti di finale da Champions League, che attende il Napoli che giocherà contro il Milan, arriva la notizia sul seguito di un’indagine cominciata ormai da qualche tempo.
La procura porta avanti l’indagine sulle plusvalenze registrate in bilancio dal Napoli per l’acquisto di Osimhen
Claudio Manzi è uno dei quattro calciatori inseriti nell’affare che ha portato Osimhen al Napoli. Insieme a Manzi, nella trattativa con il Lille, erano stati inseriti i giovani Luigi Liguori, Ciro Palmieri e il portiere Orestis Karnezis, già professionista. Tutti e quattro furono inseriti dal Napoli, nel 2020, come contropartite per il club francese per raggiungere l’obiettivo di portare a casa l’attaccante nigeriano, come poi accadde. L’operazione era stata compiuta per arrivare ad una valutazione complessiva, di Osimehn appunto, di 71 milioni di euro. II Napoli, su cui già erano stati fatti degli accertamenti, è stato prosciolto dall’inchiesta sportiva. La valutazione di Claudio Manzi era stata di 4 milioni, ma in Francia il giocatore non è mai andato. I contratti sono stati tutti sottoscritti a Castel Volturno, ma poi è stato subito cedito, dal club francese, in prestito alla Fermana. L’anno successivo poi il Lille lo ha definitivamente svincolato. A quel punto, Manzi ha firmato a parametro zero, per la Turris. Successivamente, e cioè nel mercato di gennaio, la Turris lo ha venduto alla Virtus Entella (per cui è ancora tesserato), per una cifra intorno ai 120 mila euro, valutazione decisamente ben distante dai 4 milioni iscritti a bilancio dal Napoli in occasione dell’operazione Osimehn.
La visita fatta oggi dalla Guardia di Finanza alla sede della Turris rientrerebbe quindi nell’inchiesta avviata dalla Procura sulle plusvalenze registrate dal Napoli proprio in occasione dell’acquisto dal Lille di Victor Osimhen. Proprio in relazione a questa inchiesta vennero notificati cinque avvisi di garanzia (al presidente Aurelio De Laurentiis, ai vicepresidenti Edoardo De Laurentiis e Jacqueline Baudit, e ai consiglieri delegati del CdA della Società Sportiva Calcio Napoli Valentina De Laurentiis e Andrea Chiavelli) per i reati ipotizzati di falso in bilancio e dichiarazione fraudolenta e a quanto pare le indagini stanno andando avanti.
Blitz della Finanza nella sede della Turris, il comunicato della società
A seguito della visita ricevuta oggi dalla Guardia di Finanza, la Turris ha emesso una nota con cui è stato precisato che l’acquisizione delle carte avvenuta oggi proprio presso la sede della società, non riguarda nessuna indagine sul club in questione. Il blitz, come precisano dalla Turris Calcio, proprio nel comunicato stampa, è servito all’acquisizione di documenti: “…relativi al tesseramento ed alla cessione del calciatore Claudio Manzi per altra indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli che non vede coinvolta assolutamente la nostra società”.