La Roma prosegue nel proprio percorso stagionale, mettendo nel mirino la sfida di Europa League contro il Feyenoord, in programma giovedì 13 aprile alle 18:45. Il match del Stadion Feijenoord sarà il primo della doppia gara andata e ritorno valida per i quarti di finale. Dopo il successo dell’anno scorso in Conference League, anche in questa stagione i giallorossi vogliono inseguire il sogno europeo. José Mourinho è un veterano su palcoscenici così importanti, ma durante la conferenza stampa della vigilia di Roma-Feyenoord ha invitato i suoi a fare attenzione agli avversari: “Il Feyenoord in campionato è sicuramente la squadra più forte. I numeri sono chiari. Sono i più forti, saranno sicuramente i campioni fra qualcosa settimana. E quando sei la squadra più forte, significa che segni più di tutte le altre. Noi non siamo la squadra più forte d’Italia. Non siamo la squadra più forte nell’Europa League. La possiamo vincere ma non siamo teoricamente la squadra più forte. Giochiamo con quello che abbiamo e quello che abbiamo è l’equilibrio. La partita di domani sarà difficile dire quello che sarà”.

Roma-Feyenoord, le parole di Mourinho

Proseguendo, Mourinho ha parlato del rinnovo di Smalling: “È ufficiale? No. Ma se resterà sarà ottimo per lui che sarà felice perché qui ha trovato una costanza che gli mancava. E ottimo per la Roma visto il suo fantastico rendimento. E’ un matrimonio perfetto. Se è legato a me? No”.

Sui possibili cambi di formazione: “Io gioco con la squadra che penso stia meglio. Il lavoro che facciamo è per avere tutti a disposizione e il lavoro tattico è uguale per tutti. Tutti sono pronti per giocare e fare cambi automatici non è il nostro modo di gestire le cose. Durante la partita cerchiamo di analizzare anche il feeling dei giocatori. Per esempio a Torino, Dybala quando mi ha guardato ho capito che andava cambiato”.

Tra Pellegrini e gli attaccanti

Mourinho ha poi parlato di Pellegrini e della possibilità che abbia perso posizioni nelle gerarchie: “È capitano. E’ un giocatore importante e lo continua ad essere. E’ stato in panchina perchè in funzione del lavoro che ha fatto e non ha fatto era più importante giocare con El Shaarawy e Solbakken insieme. Se l’anno scorso ha fatto più gol è stato più decisivo…vediamo a fine stagione. Magari il meglio di Lorenzo sta arrivando”.

Battuta finale sulle condizioni degli attaccanti: “Stanno benissimo. Entrambi papà, Tammy per la prima volta e Belotti per la seconda. Puoi immaginare, grande felicità. E io sono felice”.