Si è conclusa in sordina la votazione del testo base della commissione Covid che intorno alle 16 di quest’oggi ha approvato l’adozione del testo base. Le proposte sul tavolo del governo erano tre: una della Lega, firmata dal capogruppo Molinari; una di Fdi del viceministro al Mit Bignami e una dell’ex capogruppo al Senato di Iv Faraone. La bozza prevede sette articoli ma sull’articolo 3, ovvero quello legata ai compiti della commissione c’è una divisione nella maggioranza.

È “scontro” sulla votazione che alla fine ha visto i voti favorevoli del centrodestra unito e del Terzo Polo, mentre hanno rinunciato al voto Pd, M5s e Avs. Il termine di scadenza per la presentazione degli emendamenti è fissato a martedì 18 aprile alle 18. Tra i non votanti, è emersa in primis la voce di Chiara Appendino che ha chiosato in tono acceso:

Eravamo contenti perchè la commissione serve per capire cosa non ha funzionato. Visto che non vogliono le regioni le cose sono due: o non conoscono la Costituzione o più probabilmente hanno qualcosa da nascondere. Questa commissione d’inchiesta così come è stata votata – e noi non abbiamo votato – è un insulto a tutti quelli che hanno vissuto la pandemia. Noi vogliamo fare chiarezza nell’interesse nazionale per essere pronti ad affrontare un’eventuale emergenza che speriamo ovviamente non si appresti. Fare una commissione d’indagine senza gli attori principali, quando la Costituzione consegna alle regioni un ruolo principale, è una presa in giro e noi non ci stiamo.

Cos’è una commissione d’inchiesta?

La commissione parlamentare d’inchiesta è uno specifico organo parlamentare che viene regolato dalla Costituzione italiana

Essa serve a svolgere indagini e ricerche su materie e argomenti di interesse pubblico, nell’articolo che regola la costituzione delle commissioni parlamentari d’inchiesta si legge che quest’ultime hanno la possibilità di indire indagini ed esami “con gli stessi poteri e le stesse limitazioni dell’autorità giudiziaria”. 

Votazione sulla commissione Covid, la questione sui vaccini 

La Commissione – si legge al punto g dell’articolo – dovrà svolgere indagini relative agli acquisti delle dosi di vaccino destinate all’Italia, “nonché all’efficacia del piano vaccinale predisposto”. 

Lega Nord e Forza Italia non sono d’accordo proprio su quest’ultimo punto e hanno chiesto, di togliere qualsiasi riferimento ai vaccini. Matteo Salvini, inoltre, non vorrebbe che la commissione indaghi sull’operato delle Regioni durante la fase più critica della pandemia, con particolare riferimento alla mancata istituzione delle zone rosse.

Il testo della bozza

L’articolo 1 della bozza del testo base istituisce una commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale. L’articolo 2 tratta della composizione della commissione (quindici senatori e quindici deputati. Nell’articolo 3 si sottolinea che la commissione ha il compito “di svolgere indagini e valutare l’efficacia, la tempestivita’ e i risultati delle misure adottate dal governo e dalle strutture ed enti di supporto al fine di contrastare, prevenire, ridurre la diffusione e l’impatto” del Covid.

La Commissione ha inoltre il compito di esaminare i documenti e i verbali degli organi collegiali, di accertare le ragioni del mancato aggiornamento del piano pandemico redatto nel 2006, di accertare i motivi della mancata attivazione del piano pandemico nazionale allora vigente, di accertare l’eventuale esistenza di un piano sanitario nazionale per il contrasto del virus e le ragioni della sua mancata divulgazione, di esaminare “la natura e valutare l’efficacia e i risultati delle attivita’ della task-force incaricata di coordinare ogni iniziativa relativa al virus”.

Ed ancora: “di valutare le competenze, la tempestivita’ e l’adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti del governo”, delle misure adottate sotto il profilo del potenziamento del servizio sanitario nazionale, di verificare “la quantita’, la qualita’ e il prezzo dei dispositivi di protezione individuale e dei dispositivi medici”, l’esistenza di “eventuali ritardi nella catena degli approvvigionamenti dei beni”, di indagare su “eventuali donazioni ed esportazioni di quantita’ di dispositivi di protezione individuale”, di indagare su “eventuali abusi, sprechi e irregolarita’, comportamenti illeciti e fenomeni speculativi che abbiano interessato l’attivita’, le procedure d’acquisto e la gestione delle risorse destinate al contenimento della diffusione e alla cura della malattia”.

La gestione dell’emergenza Covid

La Commissione Covid avrà anche il compito “di approfondire in particolare gli aspetti della gestione dell’emergenza Covid da parte del Commissario straordinario”. La Commissione potra’ indagare sull’acquisto dei dispositivi di protezione individuali prodotti in Cina, “quali a titolo di esempio 800 milioni di dispositivi individuali e la relativa spesa pari a 1,25 miliardi di euro” I contratti di appalto e di concessione, la progettazione e realizzazione di strutture e unita’ sanitarie destinate ai pazienti affetti da Covid, “degli hub vaccinali, quali ad esempio i centri temporanei di vaccinazione denominate primule, dell’applicazione ‘Immuni’ e della piattaforma unica nazionale per la gestione del sistema di allerta per i contagi e l’acquisto di banchi a rotelle per le istituzioni scolastiche”.