Un mare di persone per l’ultimo saluto ad Andra Papi. La piccola parrocchia di San Bartolomeo, nel comune in Val di Sole, è stata circondata da decine e decine di persone. Tutta la vallata trentine, 13 comuni, è in lutto cittadino, con bandiere a mezz’asta per i funerali del runner ucciso dall’orso.
All’interno della piccola chiesa, però, l’accesso è stato garantito solo ai genitori, la sorella, la fidanzata, i paranti più stretti e gli amici. Per chi non è potuto entrare, però, sono stati allestiti dei microfoni all’esterno della chiesetta. Sono stati anche allestiti dei parcheggi all’esterno dell’edificio e modificata la viabilità (chiuse le vie più centrali). Presenti tante personalità della politica trentina e della comunità solandra che per la giornata di oggi, mercoledì 12 aprile 2023, ha decretato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta.
Sulla bara bianca sono stati adagiati un cuscino di fiori bianchi, le sue scarpe da montagna e un paio di occhiali da sole che indossava quando praticava attività sportiva all’aperto.
All’esterno della chiesa, su un tavolino, sono sistemate le fotografie ricordo di Andrea che lo ritraggono felice in tenuta da montagna e un pannello azzurro sul quale lasciare un ricordo
Funerali runner ucciso dall’orso, scoperto l’esemplare
Il nome dell’orso che ha ucciso il runner è stato reso noto nella giornata del funerale dalla Procura della Repubblica di Trento dopo aver ricevuto l’esito delle analisi genetiche effettuate nei laboratori della ‘Fondazione Edmund Mach’. Andrea è stato trovato morto il 6 aprile 2023, nei boschi di Caldes. A seguito delle indagini era emerso che il runner era stato ucciso da un orso. da qui era partita la caccia dell’animale, con diverse proteste da parte delle associazioni animaliste.
Nei confronti dell’orsa, 17 anni, figlia di Joze e Jurka, esemplari provenienti nei primi anni 2000 dalla Slovenia, il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti ha previsto l’abbattimento. Lo stesso provvedimento era stato firmato nel giugno di quasi tre anni fa nel dicembre del 2020 il Consiglio di Stato stabilì che l’orsa ‘Jj4’ è madre di tre cuccioli e non doveva essere catturata o abbattuta.
Intanto La Lega Anti Vivisezione (Lav Italia) si è proposta di portare in salvo l’orsa incriminata. La Lav riferisce di aver trovato un luogo sicuro dove portare ‘Jj4’ ed evitarle così l’uccisione. Si tratta di un rifugio che si è già reso disponibile ad accogliere immediatamente l’orsa. La Lav ha già ufficializzato formalmente la proposta con una lettera inviata a Fugatti e al Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin chiedendo di sospendere con urgenza l’ordine di ucciderla e mettendosi a disposizione immediatamente per le operazioni di trasferimento del plantigrado.