Sul Def approvato dal governo arrivano le critiche di Antonio Misiani, responsabile dello Sviluppo economico, finanze, imprese e infrastrutture del Partito Democratico, che lo giudica “rinunciatario e senza ambizione”.
Def, Misiani (PD): “Manca la determinazione nell’affrontare temi fondamentali”
Il Def (Documento di economia e finanza) recentemente approvato dal governo di Giorgia Meloni, viene duramente criticato da Antonio Misiani, esponente del Partito Democratico, che lo giudica espressione di una politica economica dell’esecutivo “rinunciataria e senza ambizione”.
Le parole di Misiani – recentemente oggetto del sarcasmo del suo collega di partito nonché governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a causa delle tensioni interne al PD della neo segretaria Elly Schlein sul territorio – confermano una linea di forte contrasto dell’opposizione sui temi economici nei confronti della maggioranza.
Dall’esecutivo, infatti, sono arrivate parole entusiaste sul documento, a partire proprio dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha parlato di un provvedimento che traccia una linea di “stabilità, credibilità e crescita”.
Alle parole della Meloni sono, poi, da aggiungere quelle di Alessandro Cattaneo, vicecoordinatore di Forza Italia, e di Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, per i quali il Def indica che la direzione intrapresa dal governo è quella giusta.
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Misiani insiste su salario minimo e Pnrr
Per Misiani, raggiunto dai microfoni di Cusano Media Group, invece, il Def manca completamente quelli che, dal punto di vista suo e del suo partito, sono i “tre nodi fondamentali”, che sarebbe “necessario affrontare con determinazione”.
I temi evidenziati dal responsabile dello Sviluppo economico, finanze, imprese e infrastrutture del Partito Democratico sono:
- l’introduzione dle salario minimo e la lotta alla precarietà del lavoro;
- la piena attuazione del Pnrr;
- il finanziamento del sistema sanitario nazionale.