Il Consiglio dei ministri ha deciso nella giornata di ieri di porre fine alle recenti proteste che hanno visto l’imbrattamento dei monumenti come monito contro la crisi climatica. Parla a Tag24 Maria Letizia Ruello , attivista di Ultima Generazione che ci spiega cosa farà il movimento ambientalista.
Eco vandali: l’intervista ad un’attivista di Ultima Generazione
Sono uscite ieri le “disposizioni sanzionatorie in materia di distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici“. Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, ha approvato un disegno di legge che prevede sanzioni contro chiunque deturpi monumenti questa legge mira a punire soprattutto i c.d. eco-vandali. Oltre alle sanzioni penali già previste ci sarà una muta tra 20mila e 60mila euro. I proventi saranno devoluti al Ministero della cultura per il ripristino. Abbiamo parlato della recente decisione del Cdm con Maria Letizia Ruello di Ultima Generazione.
Come avete accolto decisioni del Consiglio dei ministri di ieri?
Con sentimenti contrastanti. In primo luogo di tristezza da una parte perché è molto avvilente vedere come nel momento abbiamo 2 anni di tempo per invertire la rotta si perda tempo per vendere all’opinione pubblica che si fa il pugno forte contro contro gli attivisti del clima che non chiedono altro che spostare i soldi pubblici per rendere socialmente sostenibile la transizione energetica e non contro le multinazionali del gas. Due settimane fa l’Onu ha ribadito cosa fare per la transizione energetica, come ogni anno.
Cosa è cambiato dopo un anno di proteste?
L’altra parte del sentimento è soddisfazione. Dopo un anno di proteste osserviamo è cambiato l’atteggiamento: anziché ignorarci e deriderci cominciano a reprimerci. Stiamo toccando quindi i punti nevralgici e stiamo avendo efficacia.
L’azione di Ultima Generazione continuerà nonostante le multe?
Certamente. Il sacrificio lo abbiamo sempre messo in conto, abbiamo già preso multe. Non ci possiamo fermare, il clima non si ferma.
Quali campagne state promuovendo di recente?
Dal 15 aprile al 20 di maggio intensificheremo le azioni su Roma, è una strategia annunciata. Torniamo con numeri più alti dato che siamo cresciuti e in vista di ottobre vorremo crescere ancora. Ultima Generazione un progetto che a differenza di altri punta sull’iterazione e l’azione diretta nonviolenta.
Dall’ultimo comunicato sembra che siate anche tornati sulle strade..
Non abbiamo mai smesso di bloccare le strade, dopo l’intensa campagna su Roma abbiamo continuato anche sul Monte Bianco col gruppo francese. Abbiamo organizzato importanti blocchi anche a Milano e Venezia.
In cosa consiste il vostro dialogo con la cittadinanza colpita dalle proteste?
Le persone vengono disturbate, non esiste protesta se non fai conflitto. Il disagio è temporaneo, può essere d’impatto ma resta temporaneo. Si cerca di spiegare ma anche di attenuare il conflitto cercando di comunicare. Noi facciamo una preparazione apposita di dialogo nonviolento, c’è il ruolo del peacekeeper che dialoga nelle proteste, poi il ruolo lo fanno i media che offrono una bella occasione per far capire il perché delle nostre azioni.