Sensibilizzare alla diversità e all’inclusione nelle scuole attraverso la tecnologia. È questo il fine del progetto SFIDA, promosso da HERACLE LAB UNICUSANO, che ha vinto il Premio Nazionale Inclusione 3.0. La premiazione dei vincitori si è tenuta sabato 1 aprile, in occasione della Settimana Inclusione 3.0.

L’inclusione tra i banchi di scuola con il progetto SFIDA

Il progetto è nato dalla collaborazione fra HeracleLab, il Laboratorio di Neuroscienze Educative e Sport della Unicusano, il dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma, l’Unione Italiana Ciechi ed ipovedenti di Grosseto ed il Liceo artistico L. Bianciardi di Grosseto (indirizzo architettura), con il supporto dei professionisti del settore per la progettazione e costruzione di ambienti didattici accessibili. Vi partecipano, ad oggi, ben 24 studenti normodotati, dai 16 ai 18 anni, facenti parte delle classi terza e quinta del Liceo Artistico L. Bianciardi di Grosseto. Un gruppo precursore di un futuro campione che comprenderà studenti portatori di disabilità visiva con la partecipazione attiva dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.

Inclusione Scuola: necessario ripensare agli ambienti didattici

Costruire un polo accessibile agli studenti con disabilità. Attraverso una metodologia di formazione frontale, laboratoriale ed esperienziale si è posta l’attenzione su una ridefinizione degli ambienti di apprendimento in ambito scolastico, ripensati a misura dello studente (al centro del contesto di apprendimento). L’aspetto educativo è a cura di Heracle Lab Unicusano.

Il dipartimento di ingegneria della Unicusano, tramite il laboratorio di Fisica, ha fornito invece il supporto tecnologico per la stampa delle mappe 3D e ha predisposto i file audio che, saranno riprodotti con la voce degli studenti una volta scansionato il QR code.

Tutto ciò è stato utile per un ripensamento degli ambienti didattici in chiave inclusiva.

Il progetto pilota per l’inclusione scolastica

Il progetto pilota, che poi si auspica possa essere esteso anche in altre scuole d’Italia, è stato attivato con alcune classi del liceo artistico Bianciardi di Grosseto dove gli studenti, suddivisi in gruppi di lavoro, hanno ripensato gli ambienti in funzione di una maggiore inclusione dei compagni disabili: hanno così progettato loro stessi QR code orientativi, mappe 3D tattili e segnaletica per il riconoscimento delle aule. 

I QR code orientativi forniscono allo studente le indicazioni necessarie per muoversi all’interno della struttura, avvertendo il soggetto dell’eventuale presenza di barriere architettoniche. Le mappe 3d tattili, realizzate sulla base delle planimetrie disegnate dagli studenti del liceo, offriranno allo studente ipovedente la possibilità di orientarsi nello spazio con l’ausilio di uno strumento consultabile attraverso il tatto. 

La segnaletica è stata progettata sulla base del contrasto di luminanza 7:1, valore minimo riconoscibile dallo studente, e rispetta non solo l’accessibilità ma anche l’estetica della segnaletica stessa.

“Il fine del progetto SFIDA – spiega LUNA LEMBO, dottoranda in Epistemology and Neuroscience applied in education– è da considerarsi duplice: in ottica sociale l’obiettivo è rendere gli studenti consapevoli della condizione di disabilità dei compagni e sensibilizzarli sul tema della diversità per favorire l’integrazione dell’altro. In ottica educativa e didattica la presa di coscienza è funzionale alla progettazione di ambienti accessibili allo studente disabile. Si crede infatti fortemente che essere consapevoli della disabilità in termini di potenzialità e limiti della stessa sia imprescindibile per la creazione di facilitatori realmente utili per l’inclusione dello studente”.

Il progetto SFIDA è il primo passo per puntare ad una progettazione futura di ambienti inclusivi. Si ipotizza, infatti, che l’innovazione tecnologica a favore di un ripensamento degli ambienti didattici possa implementare i processi di apprendimento di tutti gli studenti e favorire l’inclusione degli studenti con disabilità.

Il premio Inclusione 3.0

Heracle Lab vince anche quest’anno il Premio Inclusione 3.0. Lo scorso anno aveva vinto con il progetto “SuperAbili in campo” realizzato in collaborazione con l’Associazione Smile Amici di Ilaria e patrocinato dalla Regione Lazio; progetto volto a realizzare un modello edicativo tramite il calcio integrato.

Quest’anno il laboratorio della Unicusano è stato premiato durante la Settimana Inclusione 3.0., presso l’Università di Macerata, per il progetto SFIDA.