Identificata l’orsa che ha ucciso il runner in Trentino. E’ Jj4 l’esemplare che ha ferito mortalmente il giovane di 26 anni nei boschi di Caldes in Trentino lo scorso 5 aprile. La conferma è arrivata dalla Procura di Trento dopo le analisi genetiche su un pelo dell’animale ritrovato sul suo corpo. Ha 17 anni ed era già nota per un’aggressione avvenuta di due persone nel 2020. La notizia del suo riconoscimento è stata diffusa dalla Procura in anticipo rispetto alla relazione conclusiva dei consulenti per “evidenti motivi di interesse e sicurezza pubblica”.

Identificata l’orsa che ha ucciso il runner in Trentino

L’orsa è stata individuata grazie alle analisi genetiche effettuate nel laboratori della Fondazione Edmund Mach. Segnalata in passato come ‘problematica’, è dotata di radiocollare, che risulta al momento scarico: quindi saranno i forestali a cercarla. Intanto oggi 12 aprile, alle ore 15, si terranno i funerali del giovane nella chiesa parrocchiale di Caldes. Un giorno di dolore per tutta la Val di Sole: a Caldes il sindaco Antonio Maini, tramite un’ordinanza, ha disposto le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici comunali e un minuto di silenzio nei luoghi di lavoro.

Chi è l’orsa Jj4

L’orsa Jj4 è nata da Joze e Jurka, orsi provenienti dalla Slovenia e portati in Trentino tra il 2000 e il 2001 nell’ambito del progetto Life Ursus. Era stata già inserita nella black list degli esemplari da abbattere in quanto problematici e sospettati di aver aggredito e ucciso il runner 26enne. Nei confronti di Jj4 la Provincia Autonoma di Trento aveva già chiesto l’abbattimento nel 2020, ma l’ordinanza era stata annullata dal Tar.

La LAV- Lega Antivivisezione-aveva infatti impugnato l’ordinanza per evitare che l’orsa venisse condannata a morte. Sul caso si era aperto un confronto anche con l’allora ministro dell’Ambiente Costa. Il provvedimento era scattato perché il 22 giugno del 2020 l’orsa aveva aggredito padre e figlio sul monte Peller, un’area conosciuta per essere popolata da molti orsi. Se li era trovati davanti all’improvviso, mentre era con i suoi tre cuccioli, e li aveva feriti in modo non grave.

LAV: ” Faremo ricorso al TAR”

“Intervento di rimozione di un orso pericoloso per l’incolumità e la sicurezza pubblica”. Questa l’ordinanza firmata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, dopo l’aggressione mortale al runner 26enne. La LAV ha già annunciato che la impugnerà in quanto “sembra ha più il sapore di una vendetta nei confronti dell’orso” piuttosto che una soluzione per l’incolumità dei cittadini:

LAV, come annunciato fin da subito, risponderà colpo su colpo a questa rappresaglia insensata nei confronti degli orsi voluta dal Presidente Fugatti, che non ha mai fatto nulla per garantire la sicurezza dei cittadini, informandoli ed educandoli ad una corretta convivenza con gli animali selvatici.