Una foto che racconta una triste realtà sta facendo il giro del web, un guardiano che sorveglia con il suo corpo l’ultimo rinoceronte bianco femmina. Questa è la storia di Najin e di Zachary Mutai, un rinoceronte femmina di trentatré anni e un militare keniota assoldato per sorvegliare e difenderla dall’attacco dei bracconieri, in quanto uno degli ultimi due esemplari di rinoceronte bianco rimasti sul pianeta. La foto è stata realizzata da Matjaž Krivic, che per i suoi scatti ha ricevuto il titolo di Miglior fotografo di viaggio del 2022. Gli ultimi due è la storia dello scatto più volte ripreso sui social. Questa è l’arte che fa riflettere su una triste realtà.

Il mercato alla base dell’estinzione di una specie, quella del rinoceronte bianco

La foto in questione ha quattro protagonisti protagonisti, di cui uno non è visibile in quanto dietro l’occhio immortale della macchina da ripresa, i restanti tre sono Najin, il soldato Keniota e la natura sempre meno rispettata. Il bracconaggio è una piaga che purtroppo ha portato all’estinzione di molte specie animali, una quella del rincoceronte bianco mentre un’altra quella degli elefanti. In questo caso il Rinoceronte Bianco Settentrionale è una specie funzionalmente estinta in natura , ma i ricercatori stanno provando in tutti i modi di salvarla. Ad oggi sono rimasti al mondo solamente due esemplari, madre e figlia, Najin e Fatu. L’ultimo esemplare maschile, Sudan è morto ma il liquido seminale di tutti i Rinoceronti Bianchi Settentrionali, compreso Sudan, è stato conservato con dei campioni.

Gli scatti di Krivic

Nel 2022 Matjaž Krivic si è recato al Parco Nazionale Ol Pejeta attratto dalla storia di Zachary, Najin e Fatu. Una storia, quella immortalata dallo scatto, di morte ma anche di grande speranza. L’uomo così come ha recato danno a questa specie può porre rimedio. Il Parco Nazionale Ol Pejeta fa parte di un progetto, Biorescue, destinato a cercare di salvare una specie. Il titanico impegno del parco ha attirato Matjaž fino a condurlo all’iconico scatto. Najin e Fatu sono ora costantemente custodite e protette da Zachary Mutai e il team del Parco Nazionale. I loro ovociti verranno usati in tentativi di inseminazione artificiale con lo sperma dei maschi defunti.