È una vera e propria ondata di morti, quella che negli ultimi giorni si sta verificando a Chioggia, un piccolo comune in provincia di Venezia. Nell’ultimo mese, sarebbero infatti già 5 le persone decedute in circostanze misteriose. Stando a un servizio realizzato da La Vita in Diretta, le vittime sarebbero anche accomunate da alcuni dettagli. Si indaga per capire se le loro morti possano essere collegate. È sconvolta e impaurita, intanto, la comunità locale, che non riesce a darsi una spiegazione per quanto sta accadendo.

A Chioggia 5 morti misteriose nel giro di pochi giorni: è giallo

Tutti uomini, tutti single, tutti relativamente giovani, tra i 54 e i 62 anni di età, fatta eccezione per uno di loro, deceduto a 78 anni: sono solo alcune delle caratteristiche che accomunano le cinque persone trovate morte nel giro di un mese a Chioggia, in provincia di Venezia, all’interno delle loro abitazioni. Si tratta di Antonello Chiereghin, Alfredo Giulio, Massimo Bonaldo, Sandro Schiavon e Alessandro Nordio. Tutti, stando a quanto emerso finora, vivevano da soli. Sarebbero morti per cause naturali senza poter chiedere l’aiuto di nessuno. Prematuramente, inaspettatamente. Lasciando sconvolta la comunità locale.

C’è chi ipotizza che la scomparsa dei cinque possa essere in qualche modo collegata. Un pensiero frutto di alcune strane coincidenze: Alfredo Giulio e Alessandro Nordio abitavano nello stesso quartiere, a Borgo San Giovanni; Massimo Bonaldo e Antonello Chieregin addirittura nello stesso condominio. Due di loro, Nordio e Bonaldo, avevano lavorato insieme in un’agenzia di recapito. A riportarlo è La Vita in Diretta, che sta cercando di fare luce sul caso. Secondo alcuni, la loro morte sarebbe frutto della solitudine e dell’isolamento.

Ecco perché l’assessore al Sociale del comune, Sandro Marangon, ha lanciato un appello: “Chi conosce situazioni a rischio ce lo segnali, possiamo intervenire in molti modi e, in certi casi, anche un piccolo aiuto, un incoraggiamento, può servire”, ha detto. Che le loro condizioni di vita possano aver influito sulla loro scomparsa è ancora difficile a dirsi. Anche perché sembra che i cinque, pur vivendo da soli, fossero inseriti in una rete di rapporti sociali e non vivessero, quindi, completamente isolati.

Chi erano le vittime

Nella piccola comunità di Chioggia, tutte e cinque le vittime erano note e stimate. Ad aprire la scia delle morti misteriose, era stato Sandro Schiavon, scomparso all’età di 59 anni. Stando ai rilievi effettuati sul corpo, sarebbe morto dopo essere stato colpito da un malore nel sonno, probabilmente la notte prima del ritrovamento, avvenuto all’inizio di marzo. Dopo di lui, alla fine del mese, era stato trovato morto anche Massimo Bonaldo, storica voce della radio locale. 62 anni, impiegato come guardiano notturno alla darsena Le Saline, come Schiavon sarebbe morto a causa di un malore, probabilmente un infarto.

Il più anziano di loro, Alfredo Giulio, 78enne ex anestetista, era stata la terza vittima. Poi era stata la volta di Antonello Chiereghin. L’uomo, di 62 anni, era stato trovato senza vita nel suo appartamento di via Pigafetta, tra i palazzi della Piperno, lo scorso 5 aprile, in serata. A lanciare l’allarme, alcuni vicini, preoccupati di non vederlo da giorni. Viveva da solo dopo essersi separato dalla moglie, diversi anni prima; in passato si era occupato di sport, in particolare il cicloturismo. Da ultimo, pochi giorni fa, è venuto a mancare Alessandro Nordio, di anni 54. Anche lui, come i precedenti, viveva da solo. Anche lui è stato trovato morto dopo la segnalazione di alcuni colleghi, che non lo avevano visto arrivare sul luogo di lavoro, preoccupandosi.

Secondo gli inquirenti, sarebbe morto per un malore. Coincidenze? Forse. O forse no. Si indaga, per cercare di rispondere agli interrogativi che la loro scomparsa ha lasciato sospesi.