Nulla da fare. Antonio Cassano non ci sta e risponde a Mourinho, perché le sue parole bruciano come carbone sulla pelle. Fantantonio risponde allo Special One con un’entrata a gamba tesa sul gioco del portoghese. Uno stile che è “l’anticalcio” e per questo nessuno “si ricorderà” di Mourinho.

Le parole di Mourinho

Mourinho nel dopo partita tra Roma e Torino aveva dato una risposta caustica su Cassano, a chi lo interpellava ha risposto: “Ognuno è libero di avere le sue preferenze e di fare critiche. Ma quando si parla di altri, come Antonio, sono diverse: lui si diverte, gli altri lavorano in modo serio. Se fanno critiche alla Roma o Mourinho non interessa, loro si divertono. Cassano ha giocato nella Roma, nell’Inter e nel Real: a Madrid è ricordato per la sua giacca, con la Roma ha vinto una Supercoppa senza giocare, nell’Inter non ha vinto nemmeno la coppa di Lombardia. Io sapete cosa ho vinto con Inter, Real Madrid e Roma. Lui avrà un problema con me, io non con lui. Gli dico solo una cosa: attento Antonio, hai 40 anni e io 60, a volte arrivano i Marko Livaja e dopo è dura”.

Cassano risponde a Mourinho

Probabilmente è proprio l’episodio con Livaja a mandare su tutte le furie il ragazzo di Bari Vecchia. Proprio da qui parte, infatti, la sua risposta al tecnico portoghese, alla BoboTv (come riportato sulla Gazzetta dello Sport).

“Giuro su quello che volete che in 18 anni di carriera non sono mai arrivato con nessuno alla mani ho litigato con tutti: presidenti, calciatori, magazzinieri. Sono arrivato perfino a tirare un televisore addosso a un dirigente, ma senza mai arrivare allo scontro fisico”

Poi da qui diventa un fiume in piena, inarrestabile come quando partiva palla al piede.

“Volete sapere perché ho scelto di andare alla Roma e non alla Juventus? Perché per me il calcio è sempre stato amore, passione e divertimento. Se volevo vincere facile andavo alla Juventus. Potete chiedere a Totti e De Rossi – spiega il barese – vi diranno che per 5 anni ho fatto godere i romanisti. Mourinho ha vinto la coppa a Roma, ma sta facendo fare delle figuracce oscene, uno scempio, litigi, espulsioni, disastri, giocatori insultati e fatti fuori. Io non voglio vincere niente, ho sempre giocato per far divertire i tifosi, non me ne frega niente dei trofei. Lui ha vinto facendo un calcio osceno, deve capire che è scarso come allenatore.

Poi la critica a Mourinho, che ha vinto tutto quello che si poteva vincere con il suo calcio “orribile”

“A lui a Madrid lo ricordano perché l’hanno mandato via che faceva un calcio orribile. Io ho lasciato qualcosa nel cuore delle tifoserie dove ho giocato. Io non ho mai parlato male dell’uomo di Mourinho, non lo conosco e non lo giudico come persona. continuerò a criticarlo a livello calcistico. E sai dove devi mettere i trofei che hai vinto…avete capito dove. Non sarai mai la punta della scarpa di Guardiola, perché lui è un fenomeno e tu sei scarso ad allenare. Quando smetterai di allenare, dopo tre giorni non ti cagherà più nessuno. Lascerai soltanto litigi e polemiche, non hai mai valorizzato nessun giocatore. Come allenatore sei scarso caro Mourinho, prendi esempio da Spalletti o De Zerbi che fanno un calcio spettacolare. Io non giudico Mourinho come persona, ma come allenatore mi piace zero. Inoltre è rimasto fermo a 30 anni fa come gioco, come comunicazione, come tutto”.

E infine:

“Non cambia niente. La Roma può vincere o perdere, ma il suo calcio è sempre lo stesso. Non fanno tre passaggi, al 7′ gol di Dybala ed è finita la partita. Loro difendono benissimo, ma hanno messo tre pullman davanti alla porta e non fa calcio, così come il suo allenatore. Fa il fenomeno e vorrebbe essere Guardiola, ma non può esserlo neanche nei suoi sogni”