Nessuna sorpresa sul primo Def 2023 del Governo Meloni, approvato nel Consiglio dei Ministri di oggi pomeriggio. Il secondo macro intervento dell’attuale Esecutivo dopo la Legge di Bilancio dello scorso dicembre. Prossimo appuntamento con la nota di aggiornamento di settembre, che getterà le basi per la Finanziaria 2024.

Confermati tutti i principali parametri nel giorno in cui anche il Fondo Monetario Internazionale rivede le stime di crescita dell’Italia. Pil, deficit e inflazione sul piatto. Giancarlo Giorgetti, titolare del Ministero, domani sarà negli Stati Uniti proprio per l’assemblea di primavera organizzati dal FMI. In linea di massima, il governo è stato molto cauto nel suo approccio, arrivando alla consapevolezza che molte delle misure promesse in campagna elettorale (come la riforma delle pensioni) dovranno attendere ancora. Sì attendono passi in avanti nel 2024 con la riforma delle aliquote Irpef, che scenderanno da 4 a 3.

Riassumendo, sono 3 i miliardi extra derivanti dallo scostamento del deficit a disposizione dell’Esecutivo. Tutti dovrebbero essere impiegati contro il caro bollette.

Def 2023, tutti i dati pubblicati oggi nel Consiglio dei Ministri

Def 2023 approvato oggi in Cdm, tutti i numeri macroeconomici.

Il dato principe del Documento di economia e finanza è quello del Pil: rispetto a novembre 2022 cresce dallo 0,6% allo 0,9% per il 2023 e a +1,4% nel 2024.

Anche il deficit scenderà al 4,35% su base tendenziale nel 2023 e al 3% nel 2024: su questo tema pesa l’effetto legato al Superbonus, che ha provocato un nuovo passivo per le casse dello Stato.

Per quanto riguarda l’inflazione, quella attesa per il 2023 è al 5,4%: chiaramente è piuttosto sovradimensionata rispetto a un anno fa (previsione +2,4%). La soglia limite del 2% dovrebbe essere raggiunta nel 2024 e confermata anche nel 2025. Pesa anche il fatto che la curva non stia scendendo come da attese, in attesa dei primi dati sull’inflazione di marzo.