Il legame tra Mario Balotelli e Roberto Mancini è sempre stato forte. Secondo molti il CT della Nazionale italiana sarebbe stato l’unico allenatore in grado di capire davvero il talento dell’attaccante e da valorizzarne le potenzialità. A distanza di anni però, emergono retroscena che hanno dell’incredibile e che dimostrano che tra i due il rapporto non fosse così idilliaco già dai tempi del Manchester City. A svelare quanto accaduto ci ha pensato Les Chapman, ex magazziniere City che ha raccontato i particolari di una lite furiosa.
Lite tra Mancini e Balotelli: il retroscena
Mario Balotelli, che attualmente gioca in Svizzera, nel Sion, ha sempre fatto discutere. Qualunque maglia abbia indossato è sempre riuscito a farsi amare da parte dei suoi tifosi con colpi da genio, ma anche a farsi disprezzare da altri supporters per alcuni atteggiamenti provocatori e divisivi. I suoi comportamenti dentro e fuori dal campo hanno condizionato la sua carriera nonostante il talento cristallino. Il momento più alto, a livello sportivo, lo aveva raggiunto con il trasferimento al Manchester City dove riuscì a vincere un campionato sofferto, all’ultimo respiro. Era il 2011.
Fortemente voluto da Mister Mancini, che lo aveva già allenato all’Inter, Mario però non è riuscito però del tutto a rispettare le aspettative e sfruttare al meglio questa occasione. In occasione della conferenza stampa di presentazione, al suo arrivo in Premier League, super Mario aveva specificato quanto la presenza di Mancini fosse stata importante per la sua decisione di lasciare la Serie A.
L’attuale CT della Nazionale italiana è stato infatti, per l’attaccante, una figura importante. Molti lo definivano un padre sportivo per Balotelli, in grado di gestirlo anche caratterialmente come nessun altro. Ma evidentemente il rapporto tra i due non è stato sempre così idilliaco come si potesse pensare dall’esterno. Non sono infatti mancati, soprattutto in quel periodo, screzi e discussioni che probabilmente hanno segnato il legame tra giocatore e mister.
Il racconto di Les Chapman
A distanza di anni è Les Chapman, ex magazziniere del Manchester City, a svelare retroscena curiosi e incredibili su una lite furiosa che avvenne all’interno dello spogliatoio tra Mancini e Balotelli. Al podcast Ninety Three Twenty, ha raccontato cosa accadde durante una partita.
La litigata a cui Chapman fa riferimento risale a una partita di Champions League: “Una volta giocavamo contro la Dinamo Kiev e Balotelli è stato espulso dopo venti secondi. Rientrato negli spogliatoi – ha spiegato l’ex magazziniere – è rimasto seduto davanti al suo armadietto restando in silenzio. Qualche istante dopo è arrivato Mancini che ha iniziato ad inveire in italiano contro di lui, agitando le braccia. Sembrava che fosse posseduto. All’interno dello spogliatoio vennero quasi alle mani. Stava per tornare in campo per seguire la partita quando è incappato nella borsa di Costel Pantilimon (ex giocatore del City). L’ha raccolta, si è girato e l’ha lanciata verso Balotelli, che si è abbassato di scatto lasciando che l’oggetto rimbalzasse sull’armadietto”.
Ma non è finita qui, come svela Chapman: “Mancini gli corse di nuovo incontro, urlando nuovamente in italiano. Ho temuto il peggio e a quel punto mi sono messo in mezzo per evitare che iniziasse una lite tra i due. Allora Mancini si è voltato ed è tornato a seguire la partita”.
Poi l’ex magazziniere commenta il talento di Balotelli: “Mario aveva abilità fantastiche ma non sarà mai un giocatore che lotta e gioca per la squadra. In effetti penso che l’assist fatto per Aguero sia stato l’unico”. In quel caso il passaggio di super Mario servì per realizzare il gol del 3-2 al Qpr, nel corso dell’ultima giornata di Premier League. Un gol decisivo, grazie al quale il City riuscì a vincere il titolo.