La particolare vicenda ha visto costretta una squadra di calcio (della quarta divisione del campionato della Tunisia), a sospendere la propria attività quando, loro malgrado, 32 dei suoi giocatori sono diventati migranti: gli appartenenti a un club tunisino sono fuggiti in Europa, viste le condizione precarie di vita. A renderlo noto è stato il presidente del club di Ghardimaou, Jamil Meftahi, spiegando che l’esodo è stato causato dalla mancanza di risorse finanziarie del club e dei giocatori. Ghardimaou è una città di confine con l’Algeria situata nel Nord-Ovest del paese ed un’area emarginata, quasi completamente dipendente dall’agricoltura.

Migranti club tunisino fuggiti, le parole del presidente della squadra Ghardimaou

Dopo che i calciatori della sua squadra sono emigrati illegalmente in Europa, Mefthai ha asserito che si tratta di giovanissimi: i giocatori fuggiti hanno un’età compresa tra 17 e 22 anni. Tutti loro hanno raggiunto l’Europa via mare o recandosi in Serbia. Fino a poco tempo per l’accesso in quest’ultimo Paese non era previsto il possesso di un visto, a differenza di ora. I giovano hanno poi attraversato illegalmente le frontiere verso altri Paesi. Di seguito le parole del presidente del Ghardimaou.

“Abbiamo interrotto l’attività e sospeso le partite 20 giorni fa. Non possiamo acquistare attrezzature, maglie e scarpe sportive e i giocatori non beneficiano di sussidi economici. Le attività del club resteranno sospese fino a quando non troveremo una soluzione con la Federcalcio tunisina”.

Per quel che concerne invece la situazione relativa allo sbarco di migranti in Italia continuano le ondate dei nuovi sbarchi a Lampedusa: saliti a 1.400 gli ospitati in hotspot due giorni fa.