Il termovalorizzatore di Roma continua ad alimentare dibattiti anche all’interno della coalizione di centrosinistra alla guida della città, con Sandro Ruotolo del PD che ritiene sia necessario un referendum.

Termovalorizzatore di Roma, Sandro Ruotolo (PD) spinge per il referendum: “Col dialogo si superano sempre i problemi”

La vicenda del termovalorizzatore di Roma rischia di diventare un caso all’interno della stessa maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri. Sulla questione, infatti, ha parlato oggi Sandro Ruotolo, giornalista e nuovo membro della segreteria del Partito Democratico guidata dalla neo segretaria Elly Schlein.

Interpellato sul tema del termovalorizzatore di Roma nella trasmissione Un giorno da pecora su Rai Radio 1, Ruotolo ha dichiarato che, dal suo punto di vista, un referendum potrebbe risolvere i problemi sull’argomento, anche all’interno del PD.

“Col dialogo si superano sempre i problemi”.

Ruotolo non ha mancato di sottolineare le criticità della situazione, che vede il sindaco Gualtieri promotore dell’opera fin dai primi giorni del suo insediamento. Una posizione che non sembra condivisa dalla Schlein.

Ruotolo ne fa una questione anche ideologica, sottolineando quanto sia “necessario essere ambientalisti, non ‘anche’ ambientalisti”, e ritenendo la segretaria una figura credibile in questo senso. Da qui, l’invito a Gualtieri ad assumersi le sue responsabilità.

“Lo facesse lui, il sindaco d’altra parte è eletto dai cittadini. Io dico che è un problema che va affrontato insieme”.

Termovalorizzatore a Roma, dove si farà

Il progetto del termovalorizzatore va, dunque, avanti, con il bando per la sua realizzazione ufficialmente partito e un completamento dell’opera previsto entro il 2026. L’area prescelta per la sua costruzione è la zona di Santa Palomba, nel Municipio IX all’estrema periferia Sud. Tuttavia, sono molte le incognite sul suo cammino, dovute soprattutto alle differenti posizioni politiche sull’argomento.

Da un lato, abbiamo visto come il tema rischi di portare fibrillazioni rischiose all’interno del Partito Democratico.
È cosa nota, infatti, che Gualtieri fosse un sostenitore di Stefano Bonaccini per la segreteria del PD e, sebbene non si sia ancora espressa apertamente, la mozione della neo segretaria Schlein, a proposito dei rifiuti, parlava di “circolarità e superare discariche e inceneritori”.

Dall’altro, Gualtieri ha perso la sponda di Nicola Zingaretti, sostituito alla guida della regione Lazio da Francesco Rocca. Quest’ultimo, pur essendosi dichiarato favorevole al termovalorizzatore, ha dichiarato di avere dei dubbi sulla zona scelta per la sua costruzione.

Vedremo, dunque, quali saranno i prossimi passaggi di una vicenda che non sembra destinata a trovare una rapida soluzione.