Assunzione docenti 2023/24: quanti posti si libereranno a settembre? Quanti ne entreranno? Ne abbiamo parlato col direttore di Tecnica della Scuola Alessandro Giuliani, ad Open Day, su Radio Cusano Campus. “La scorsa settimana è stato approvato un decreto-legge che riguarda tutta la Pubblica Amministrazione, e coinvolge anche gli insegnanti. E’ stata fatta una fotografia rispetto allo stato attuale delle cose: c’è una interlocuzione con la Commissione Europea per avere risposte due risposte importanti. La prima riguarda le stabilizzazioni da GPS, che sono le graduatorie dove sono collocati il maggior numero di insegnanti, cioè i precari. Attualmente si attinge da queste graduatorie solo su sostegno, prima fascia. L’altra risposta, invece, riguarda i vincoli del personale docente di ruolo che attualmente deve stazionare almeno tre anni sulla sede dov’è stato collocato attraverso un algoritmo in sistema automatico – ha spiegato Alessandro Giuliano – il ministero ha fatto la sua proposta, il governo l’ha accolta: consiste nell’istituire un concorso riservato in questa fase interlocutoria e prevede il reclutamento nel 2025. Al momento, non si comprende se basterà per partecipare al concorso o se serviranno i tre anni di servizio o i 24 CFU. Pare servano entrambi i requisiti“.
Assunzione docenti 2023/ 24: docenti da immettere in ruolo e cattedre vacanti
Assunzione docenti 2023/ 24: bisognerà affrontare diversi problemi. “Attingendo dalla GPS, graduatoria prima fascia, si andrebbe a replicare quello che è successo negli ultimi anni. Il ministero delle finanze autorizzerebbe oltre 100mila posti ma se ne realizzerebbero solo la metà per mancanza di candidati presenti nelle graduatorie. Sarebbe bene inserire in queste graduatorie anche i cosiddetti idonei, cioè quelli che avevano superato il concorso, ma erano rimasti esclusi – ha aggiunto il direttore di Tecnica della Scuola – costoro verrebbero inseriti e il totale arriverebbe a 40mila docenti da immettere in ruolo. Bella cifra, ma bassa! Dobbiamo considerare 25mila docenti che andranno in pensione, ne rimarrebbero solo 15mila in più rispetto all’attuale stato di fatto: le cattedre vacanti ammontano in totale a 100mila“.
Concorso dai tempi lunghi, si risolverà tutto entro la prossima estate
“E’ un concorso dai tempi lunghi, tutto si risolverà entro la prossima estate. Dai concorsi usciranno decine di migliaia di posti, ma ne rimangono molti altri da occupare – si è congedato Giuliani – l’Europa darebbe 13miliardi di euro, pertanto è richiesta serietà al sistema dell’istruzione“.