Stato di emergenza migranti, l’iniziativa è stata preannunciata dopo l’ incontro di ieri tra i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Protezione Civile e del Mare Nello Musumeci. La dichiarazione dovrebbe approdare già oggi pomeriggio al Consiglio dei ministri, lo ha annunciato l’agenzia ANSA. La decisione arriva dopo che il centro di accoglienza di Lampedusa è stato letteralmente invaso con ripetuti sbarchi nelle ultime ore, che hanno portato sull’isola di Sicilia oltre 1700 persone in 48 ore di cui 800 nell’ultimo soccorso a 120 miglia della costa. Una situazione che non sembra più gestibile in una modalità di amministrazione ordinaria secondo quanto concordato dai due ministri del Governo Meloni.
Stato di emergenza migranti oggi in CDM, cosa significa?
La notizia era ormai nell’aria dalla scorsa settimana ma dopo l’invasione pasquale dell’hotspot di Lampedusa è ormai prossima a diventare realtà: il cdm quest’oggi dichiarerà lo stato di emergenza migranti, fatto accaduto anche in passato quando era ministro Marco Minniti. Ma cosa significa nello specifico? La soluzione potrebbe ridurre i tempi di intervento e dare ai sindaci più poteri e risorse. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi starebbe anche chiedendo di velocizzare i tempi per le richieste di asilo, ma anche i rimpatri in cambio di una somma di denaro per poter poi avviare un’attività nel proprio paese. In gervo tecnico la dichiarazione dello Stato di Emergenza è regolato dalla legge 225 del 1992 ed è ribadito nel codice della protezione civile.
Cosa dice la legge sullo stato d’emergenza e cosa succede adesso?
La legge 225 del 1992 istituisce il Servizio nazionale di protezione civile, una normativa che prevede l’adozione di poteri straordinari per il governo e la protezione civile per affrontare con prontezza ed immediatezza le emergenze, quello che si è verificato ad esempio con la pandemia da Covid-19. La disciplina relativa la possiamo ritrovare nella l. 225/1992 e nel d.lgs. n. 1 del 2018, nel caso dei migranti lo stato d’emergenza da al governo, alla protezione e ai sindaci più poteri per intervenire rapidamente. Questi poteri dovrebbero essere garantiti per il momento al comune di Lampedusa, anche se sono stati richiesti a gran voce anche dal governatore della Calabria Roberto Occhiuto.