Dopo il runner ucciso da un orso, Alessandro Gassmann attacca il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti per l’ordinanza che dispone l’abbattimento dell’animale.
Runner ucciso da orso, Gassmann contro Fugatti: “Qual è il mammifero più pericoloso?”
Alessandro Gassmann attacca il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, a seguito della vicenda del runner ucciso da un orso in Trentino. Il motivo della polemica è l’ordinanza voluta da Fugatti che dispone l’abbattimento dell’animale responsabile della tragedia, oltre all’uccisione di altri esemplari ritenuti “problematici”.
Sul suo account Twitter ufficiale, l’attore italiano ha pubblicato un fotomontaggio con il muso di un orso accanto a quello di Fugatti, scrivendo: “Scegli il mammifero più pericoloso”.
In un altro tweet, Gassmann ha ricordato una vicenda del 2011, quando lo stesso Fugatti organizzò un banchetto per una festa della Lega Nord a base proprio di carne di orso. Anche in quel caso, non mancarono le polemiche, fino all’intervento dei Nas che bloccarono la manifestazione.
La polemica è solo l’ultima scatenata a seguito della morte di Andrea Papi, il runner di 26 anni ucciso da un orso nei boschi della Val di Sole in Trentino.
Anche la madre del runner, Franca Ghirardini, ha criticato le autorità, accusandole di non aver predisposto le necessarie misure di sicurezza per prevenire la tragedia, e parlando di una “morte annunciata”.
Di tenore, purtroppo, diverso, invece, sono state le parole di Selvaggia Lucarelli, che aveva commentato l’accaduto lasciando intuire la possibile ‘colpa’ della vittima per essersi avventurata nel bosco, habitat naturale dell’animale. La giornalista aveva, però, ricevuto la secca risposta della fidanzata del runner, Alessia Gregori, che l’accusava di banchettare sul dolore altrui.
Il precedente tra Gassmann e Fugatti del 2020
Tra Gassmann e Fugatti, in verità, non corre buon sangue da diverso tempo. Per la precisione, dal 2020, quando il presidente della provincia di Trento dispose l’abbattimento di un altro orso, responsabile in quel caso dell’aggressione a un uomo e a suo figlio.
Anche in quel caso, l’attore italiano – attivista in prima linea da tempo per la difesa dell’ambiente e la tutela degli animali – aveva criticato la decisione definendola vergognosa e pubblicando una serie di tweet in cui sosteneva che era stato l’uomo a invadere, depredare e bruciare il territorio dell’orso.