Stop della Polonia all’import al grano dell’Ucraina. È l’annuncio di Varsavia che ha bloccato le importazioni e che le stesse “sarann controllate con molta attenzione”. 

La cessazione temporanea dell’acquisto di grano è però stata presa di comune accordo tra Polonia e Kiev. Il ministro dell’Agricoltura, Robert Telus, ha infatti spiegato in una intervista a un quotidiano locale di Varsavia che

sebbene non si intenda tagliare queste importazioni, ogni nuovo trasporto d’ora in poi sarà controllato con molta attenzione


Difatti, dopo lo scoppio della guerra, gli agricoltori polacchi si sono lamentati del danno che ritengono causato dalla moratoria di un anno concessa dall’Unione europea all’Ucraina, per introdurre il loro grano in Europa senza dazi o quote. Un colpo all’economia rurale della Polonia. Telus ha confessato:

“Convincere l’Unione europea a imporre dazi sul grano ucraino è e sarà un compito molto difficile. Bruxelles parla di sanzioni contro la Russia, e d’altra parte finge di non sapere che molto grano arriva in Europa da sud, e probabilmente è grano russo, non ucraino”.

Il ministro polacco ha poi attaccato l’azione europea definendola “molto lenta”, e ha avvertito che

“non può essere che, a causa di uno scarso coordinamento, a farne le spese siano gli agricoltori europei – e soprattutto di due o tre Paesi”. 

La Polonia blocca il grano dell’Ucraina, la richieste all’Ue

Dopo aver ricevuto la sua nomina a nuovo capo dell’agricoltura, Telus ha convocato una squadra di crisi giovedì scorso e si è recato al confine polacco-ucraino di Dorohusk, per incontrare la sua controparte ucraina, Mykola Solski.

In quell’occasione, Telus ha affermato “chiaramente” la posizione polacca di “bloccare temporaneamente l’importazione di grano in Polonia“, concordata “con la parte ucraina”, nonché di “limitare” d’ora in poi “l’arrivo di grano ucraino in Polonia per qualche tempo e persino bloccarla” per ora.

Le associazioni di agricoltori polacchi sostengono che la merce in arrivo dall’Ucraina “non ha la stessa densità o qualità” di quella richiesta ai produttori locali e chiedono una tariffa del 50% sul grano ucraino, di cui secondo loro sono immagazzinate 2,5 milioni di tonnellate in Polonia.