Cosa è successo tra Eros Ramazzotti e Croce Rossa. Durante il concerto a Firenze, il cantante era stato costretto a interrompere il live per il malore di una fan. I soccorritori sono arrivati però in ritardo e guardandoli arrivare, Ramazzotti gli ha detto: “Siete arrivati 10 minuti in ritardo. Era già morta. Ca..o, siete in 18, che fate lì?”. Il video è diventato virale scatenando indignazione sul web. Il Presidente della Croce Rossa Lorenzo Andreoni era poi intervenuto in un comunicato dichiarando di essersi riservato di agire per le vie legali nei confronti del cantante: ““Noi non abbiamo mai lasciato solo nessuno, da Ennio Morricone in persona, alla fan dell’altra sera, che – per fortuna – non presentava alcuna criticità sanitaria urgente, tanto che è rimasta a godersi il concerto. Come rappresentante dei 1200 volontari della Croce Rossa Italiana di Firenze, mi sono rivolto al nostro legale, Avvocato Massimiliano Manzo, con il quale stiamo valutando come procedere nei confronti di Eros Ramazzotti”. Nelle scorse ore però Eros Ramazzotti ha voluto mettere un punto in merito a questa bagarre sottolineando di non aver voluto accusare nessuno: “Era solo ironia”. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa ha dichiarato.
Cosa è successo tra Eros Ramazzotti e Croce Rossa, la precisazione
In un comunicato diffuso dall’ufficio stampa, Eros Ramazzotti ha fatto sapere di aver solo ironizzato su quanto accaduto senza aver intenzione di polemizzare sul lavoro dei soccorritori: “Ho ironizzato sui tempi di intervento dei ragazzi del soccorso… su una signora che vedevo a pochi metri da me. Ho parlato di ’10 minuti’ ma era un modo di dire, una battuta, fatta soprattutto per fare sorridere la signora che in piedi in mezzo ai fan scatenati delle prime file, aveva avuto un piccolo mancamento. Ho interrotto lo show proprio per dare il tempo ai ragazzi di arrivare e infatti in pochissimo tempo erano con lei…”. Il cantante ha poi concluso congratulandosi con i soccorritori che quotidianamente salvano vite umane: “Da sempre apprezzo il lavoro delle centinaia di volontari, un patrimonio inestimabile della cultura del nostro paese e mi spiace se ancora una volta un video, chiaramente ironico, sia diventato un’occasione per facili clic. W il volontariato”. Nel comunicato diffuso di legge che il manager dell’artista Gaetano Puglisi ha contattato la Croce Rossa Italiana per chiarire definitivamente l’accaduto.
L’accusa della Croce Rossa
Dopo che l’episodio era diventato virale in rete, Il Presidente della Croce Rossa aveva preso posizione contro Eros Ramazzotti accusandolo di aver denigrato il lavoro dei soccorritori. Al fine di tutelare il lavoro degli operatori sanitari che sono intervenuti durante il concerto per soccorrere una fan, Lorenzo Andreoni aveva ritenuto opportuno fare chiarezza. Nel comunicato aveva esordito così: “Ci dispiace che il Signor Ramazzotti se la sia presa con i nostri volontari davanti a migliaia di persone, quando dalla relazione sui fatti in nostro possesso, la prima squadra intervenuta in soccorso della persona in questione è arrivata sul posto in tempi più che consoni. Solo la seconda squadra li ha raggiunti qualche minuto dopo, poiché impossibilitata a passare dal corridoio sottopalco proprio dal personale in servizio d’ordine dello staff di Ramazzotti stesso, che li ha costretti a farsi largo attraverso la folla”. In particolare, la Croce Rossa italiana non ha gradito il comportamento di Ramazzotti che avrebbe sminuito il lavoro degli operatori sanitari usando parole di scherno nei loro confronti: “Sminuire la loro preparazione e il loro lavoro con parole di scherno lanciate con leggerezza da un palco, in una serata in cui tutto è spettacolo, è un comportamento inaccettabile. Il volontariato va tutelato e con esso la professionalità di tante donne e uomini che prestano servizio gratuitamente alla popolazione. Non tutto può diventare spettacolo e tantomeno con atteggiamenti diffamatori”.