L’ATP Montecarlo 2023 è ai nastri di partenza, con un Jannik Sinner che sta scalando posizioni nel ranking. L’italiano, dopo la finale conquistata a Miami e la semifinale di Indian Wells, sta diventando a tutti gli effetti uno dei tennisti più rinomati nel panorama internazionale. In entrambe le occasioni, l’altoatesino ha trovato sulla sua strada Carlos Alcaraz, per una rivalità che è appena cominciata ma che promette sfide indimenticabili. In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’italiano ha parlato in questa maniera: “La prima volta ci siamo affrontati nel Challenger di Alicante, era il 2019, vinse Carlos (i precedenti, quindi, sono 4-3 e non in parità, ndr). Dopo la partita mi avvicinai: quanti anni hai? Da quanto tempo ti alleni tutti i giorni? Insomma gli ho chiesto un po’ di cose perché era chiaro che Alcaraz fosse un tipo particolare. Posso garantire: in campo, fa impressione. Ogni volta che gioco con lui imparo qualcosa: da Indian Wells a Miami, ad esempio, ho inserito dentro il mio tennis piccole cose, dettagli, a costo di sbagliare di più. Ha funzionato. Il percorso è questo: mettere nel serbatoio nuova benzina ogni match”.

ATP Montecarlo 2023, le parole di Sinner in vista del torneo monegasco

Sinner, oltre al torneo di Montecarlo, ha chiaro l’obiettivo di questa stagione: “Lo Slam è nel mirino, naturalmente. Il traguardo di tutto il lavoro quotidiano con il team è quello: i successi nascono da lì e dalla capacità di imparare dagli errori. Diciamo che sto investendo. Ho fatto vedere di essere pronto per andare lontano. Come? Fisicamente sto bene, recupero più in fretta tra i punti, gestisco meglio i match.”

Poi, sulla sua popolarità in estrema crescita, Jannik ha parlato in questa maniera: “Competere con la popolarità del pallone, da noi, è una missione impossibile. È lo sport nazionale: neanche mi ci metto. Però grazie a questa generazione di azzurri — io, Berrettini, Musetti e gli altri — il tennis si sta facendo largo. Sento che siamo più presenti, c’è più tifo ma anche più aspettative. E mi sta bene.”