A Verona, lo scorso martedì, un camiere del Ristorante Maffei è stato aggredito e pestato da una coppia di clienti ubriachi mentre serviva ai tavoli. “Scene da far west, nessuno si sarebbe aspettato niente del genere”, ha commentato un collega. Per la vicenda è stata denunciata una 26enne di origini romane: secondo gli inquirenti avrebbe preso parte all’azione contro il giovane, di nome Cristian Sicuro, rimasto gravemente ferito.
Cameriere aggredito a Verona: i fatti
È la sera del 4 aprile quando, nel centralissimo locale storico di Piazza delle Erbe, uno dei più noti in città, il responsabile di sala viene preso di mira da un gruppo di clienti ubriachi, venendo colpito, prima a pugni e poi con un centrotavola, e riportando un vistoso taglio sotto l’occhio destro e un livido. Si chiama Cristian Sicuro, ha 27 anni ed è di origini pugliesi. Lavora al Ristorante Maffei dal gennaio 2022, ma mai aveva avuto a che fare con episodi del genere. A raccontarlo è lui stesso al Corriere, spiegando l’accaduto.
Erano in 18 ma avevano prenotato per 16. Era il penultimo giorno del Vinitaly e i ristoranti in città erano tutti pieni. Hanno chiamato alle 19 per avere un tavolo un’ora dopo. Ho proposto due tavoli, uno da dieci e uno da sei, al piano inferiore, dove c’è la nostra cantina, che si poggia sulle fondamenta che risalgono ai tempi dell’impero romano.
Il cameriere spiega che al loro arrivo, nonostante fossero più numerosi del previsto, aveva fatto di tutto per accontentare le loro richieste, tra cui quella – solitamente non concessa – di poter aprire una bottiglia di loro proprietà e non del ristorante. Nel corso della cena, però, oltre ad urlarsi da un tavolo all’altro, i clienti avevano preso a rivolgersi ad una sua collega in modo volgare, con battute sessiste, rompendo dei bicchieri e toccando le bottiglie esposte in cantina. “Queste è meglio se le lasciate al loro posto”, gli aveva detto lui, richiamandoli. A uno di loro, quello che poi lo avrebbe aggredito, aveva strappato il vino di mano.
Poi ho seguito altri clienti e visto che i due tavoli alla spicciolata salivano per pagare il conto. Ho incrociato lo sguardo con quel ragazzo, doveva essere mio coetaneo – racconta -. Gli ho detto che quella sera lui e i suoi amici si erano comportati in modo maleducato. Poi, a un certo punto è passata la cameriera che aveva servito il loro tavolo. E io ho detto a lui: ‘Ecco, lei l’avete resa martire questa sera con le vostre battute’. Io non so che cosa gli sia successo, stavamo parlando tranquillamente, ci stavamo spiegando. Lui ha abbassato lo sguardo e mi ha sferrato un pugno in pieno viso, che è andato a colpire l’occhio sinistro.
La compagna gli avrebbe poi lanciato addosso un oggetto di vetro, colpendogli il naso. In diversi avrebbero partecipato al pestaggio. Immediatamente soccorso, il giovane era poi stato trasferito in ospedale, dove era stato operato in anestesia totale. Dai medici ha ricevuto 30 giorni di prognosi, salvo complicazioni: se fosse stato colpito alla testa, avrebbe potuto perfino finire in sedia a rotelle o perdere un occhio.
Denunciata una 26enne
Gli inquirenti avrebbero ora rintracciato e denunciato per lesioni la ragazza di 26 anni che ha preso parte all’aggressione. In fuga invece il compagno, colui che per primo avrebbe colpito Cristian, e il compagno della madre della ragazza, intervenuto in aiuto del primo. Sul caso indagano le forze dell’ordine. Il cameriere, che aspetta ancora un messaggio di scuse, chiede intanto che sia fatta giustizia: insieme al titolare del locale, Luca Gambaretto, ha già provveduto a sporgere denuncia e chiederà alle persone coinvolte un risarcimento.