Giornata difficile per Apple in Borsa: le azioni crollano infatti al Nasdaq aprendo subito in perdita a causa dei dati sulle spedizioni dei Pc diffusi dall’Idc. Dopo aver sfiorato il tetto negativo dei 160 dollari, il titolo cede il 2% intorno a mezzogiorno: tuttavia la seduta di preannuncia lunga e complessa.
Come detto, nella giornata odierna l’Idc (International Data Corporation) ha diffuso i dati relativi alle vendite di personal computer (PC) nel Q1 2023. Ebbene, a livello generale il calo è abbondante: -29% (57 milioni contro 80 milioni nel 2022). Prosegue dunque la scia di contrazione più che comprensibile dopo il boom del biennio pandemico 2020-2021. Apple è quella con il crollo maggiore rispetto a un anno fa: -40,5%. Sotto la media anche Dell (-31%). In calo anche Lenovo, Asus e Hp. Gli analisti confidano che il 2024 possa essere un anno di recupero per il rinnovamento tecnologico.
Lo scorso febbraio Apple aveva confermato il calo delle vendite dei suoi computer Mac, fino al 29%. Rimangono forti i timori dati dai rallentamenti nelle principali economie. L’inflazione in crescita e una politica monetaria restrittiva possano ostacolare la crescita e gli investimenti finanziari anche nel settore tech.
Azioni Apple Nasdaq, il 4 maggio i dati trimestrali
Il valore delle azioni di Apple sul listino Nasdaq assume un valore doppiamente significativo, dal momento che oggi si inaugura una nuova “stagione delle trimestrali”. Vale a dire quel momento dell’anno in cui le principali aziende quotate allo Standard&Poor 500 pubblicano i dati dell’ultimo trimestre.
Il dato nefasto relativo ai Macbook difficilmente potrà essere assorbito dal resto della line-up (iPhone in primis), al massimo solo mitigato. I trader prevedono un calo del 6,8% dell’intero fatturato sul trimestre precedente, il quale a sua volta ha perso il 5,2% sul Q4 2022. Lo spettro recessione è già concreto anche per altri colossi tecnologici quali Amazon e Microsoft.
Occhi puntati sul settore bancario, che sarà il primo a svelare le carte. JPMorgan, Wells Fargo e Citigroup renderanno noti i dati del primo trimestre il prossimo 14 aprile. Bank of America e Goldman Sachs sono attese all’appuntamento dei conti il 18 aprile, così come Netflix. Amazon li rivelerà il 28 aprile, Apple il 4 maggio, Google e Meta il 26 aprile.