Gli ultimi accadimenti sul fronte dei beni culturali ha smosso il Governo con Fratelli d’Italia che ora pensa ad un ddl per punire i vandali che attaccano il nostro patrimonio. Naturalmente, tutto fa pensare ai recenti e molteplici eventi causati da Ultima Generazione che hanno sconvolto l’opinione pubblica suscitando le ire di molti.
L’intento “rivoluzionario” che alla radice porta dei principi anche sani, non trova poi nessuna applicazione coerente e ortodossa secondo tanti ed è anche per questo che Fdi non ha esitato a ragione un disegno di legge che possa regolare a tutti gli effetti gli attivisti che operano contro il patrimonio culturale.
La proposta del relatore Lisei
I punti fondamentale del dll vedranno senza dubbio un rafforzamento delle misure volte a tutelare il decoro, oltre all’introduzione o inasprimento delle sanzioni previste dal codice penale. È il relatore Lisei a chiarire alcuni aspetti che ritroveremo nel disegno, la cui bozza risulta ancora incompleta ma certamente in fase di sviluppo concreto.
Lo stesso senatore di Fdi ha così ricordato i fatti salienti dell’ultimo anno:
L’obiettivo dissuasivo non sempre ottiene il risultato sperato. Basti pensare, ad esempio a chi ha condotto il veicolo che guidava, un suv Maserati a noleggio, sulla scalinata di Trinità dei Monti, a chi ha percorso a bordo di uno scooter, sempre a noleggio, una parte del parco archeologico degli scavi di Pompei, a chi ha fatto scii nautico a Venezia nel Canal Grande, ai graffiti sulle mura del Colosseo, alla vernice su una facciata di Palazzo Madama e su altri immobili delle istituzioni pubbliche.
Da qui, la conclusione più logica e razionale secondo Lisei:
Tali azioni hanno una loro gravità e non possono essere etichettate come ‘bravate’: sono gravi in ambito sociale perché coloro che le hanno commesse o non le hanno considerate affatto un’anomalia comportamentale o le hanno commesse sapendo che sono un’anomalia ma non se ne sono assolutamente curati.
Le misure previste dal dll di Fratelli d’Italia contro il vandalismo
Come anticipato, non vi sono ancora certezze definite in merito al disegno di legge che Fdi porterà sul tavolo del governo, ma intanto è possibile ragionare già su alcune misure verosimili. Da quanto risulta in seguito alle prime informazioni, la proposta guidata dal senatore Lisei partirà con il divieto di avvicinarsi ad una distanza inferiore a 10 metri agli edifici sottoposti a tutela per coloro che hanno già subito una sentenza (anche non definitiva) per vandalismo o danneggiamento dei beni culturali.
La trasgressione di quanto sopra comporterà una sanzione che potrà oscillare tra i 500 e i 1000 euro; peggio andrà invece a chi deturpa gli edifici pubblici o di culto così come quelli messi a tutela: per loro sarà prevista una reclusione da sei mesi a tre anni.
La replica di Ultima Generazione
Tempestiva è arrivata la replica di Ultima Generazione che dopo aver appreso della possibilità di veder introdotta una legge contro i cosiddetti eco-vandali ha voluto mandare il proprio messaggio al governo. Tramite le parole dell’attivista Simone Ficicchia si apprende la posizione del movimento:
Siamo molto sorpresi nel vedere una maggioranza che invece di occuparsi della crisi climatica è sempre più attiva nel promuovere leggi ad hoc per punire azioni non violente messe in campo da persone preoccupate per il futuro di tutti. Segnalo che esiste già il reato di danneggiamento, che ci è stato anche contestato come ipotesi di reato per le nostre azioni: ma probabilmente questo reato non può essere perseguito in tribunale proprio perché il danneggiamento non c’è mai stato. Per questo si punta a punire l’imbrattamento, ma questo rischia di portare a una interpretazione arbitraria della legge. È una cosa molto pericolosa. Il ddl di Fratelli d’Italia non ci ferma e non ci spaventa. Siamo pronti a qualsiasi rischio legale e anche ad andare in carcere.