Borgo dei borghi 2023: è Ronciglione a conquistare il titolo. Il paese in provincia di Viterbo, nel Lazio, ha sbaragliato la concorrenza, risultando in vetta alla classifica della competizione che, come ogni anno, viene lanciato dal programma Kilimangiaro di Rai Tre. A sfidarsi 20 borghi di tutta Italia, uno per ogni Regione.

Borgo dei borghi 2023: Ronciglione conquista il titolo

Ronciglione è famoso anche per essere il paese in cui è nato il cantante Marco Mengoni. Ha ottenuto il punteggio più alto sommando i voti della giuria di esperti– formata dallo storico dell’arte Jacopo Veneziani, il geologo Mario Tozzi e la chef stellata, nonché divulgatrice enogastronomica Rosanna Marziale- con quelli del pubblico. La proclamazione è avvenuta nel corso della puntata speciale del programma domenica 9 aprile, condotta da Camila Raznovich. Al secondo posto si è piazzato il comune di Sant’Antioco, in Sardegna, mentre in terza posizione troviamo Salemi, in provincia di Trapani.

Questa la classifica finale Borgo dei Borghi 2023:

  1. Ronciglione
  2. Sant’Antioco
  3. Salemi
  4. Castro
  5. Campo Ligure
  6. Casoli
  7. Bellano
  8. Monteroduni
  9. Castagnole delle Lanze
  10. Campiglia Marittima
  11. Citerna
  12. Diamante
  13. Miglonico
  14. Bondone
  15. Esanatoglia
  16. Marano Lagunare
  17. Possagno
  18. Cetara
  19. Issogne
  20. Bagnara di Romagna.

Il sindaco della cittadina, Mario Mengoni, ha così commentato la vittoria:

Un’emozione grandissima ed un altro importante riconoscimento che si aggiunge a quello dei Borghi più belli d’Italia e alla risonanza mediatica e turistica di cui ha goduto la nostra città negli ultimi mesi.

La storia di Ronciglione

Il documento più antico in cui viene citato Ronciglione risale al 1103. Cipriano Manente, storico orvietano del XVI secolo, racconta che il paese è stato fondato approssimativamente nel 1045, per intervento dei prefetti di Vico che dominarono la Valle Tiberina e il Lago di Vico. Nel 1526 i Farnese ne vennero in possesso e durante la loro signoria Ronciglione visse il periodo di maggior sviluppo e splendore. Inoltre nel periodo precedente ai decreti di espulsione della fine del XVI secolo, Ronciglione fu anche sede di una piccola comunità ebraica.

Alla fine del XVIII secolo, durante la prima repubblica romana, si verificarono i moti antifrancesi. Un incendio, appiccato dalle truppe del Generale Valterre, per due giorni -28 al 30 luglio 1799- distrusse 174 edifici e tutto l’Archivio Storico. Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 6 novembre 1937: due leoni che reggono un roncio in uno sfondo azzurro. Oggi Ronciglione mantiene intatto il suo fascino e si conferma un luogo da visitare, tra vicoli caratteristici e palazzi nobiliari.