Le ultime notizie di oggi 10 aprile sulla guerra in Ucraina cominciano dall’attacco frontale della Russia nei confronti della Francia. Dopo gli ultimi leak di documenti top secret dell’intelligence statunitense in cui è stato evidenziato il ruolo dell’esercito francese nel conflitto, da Mosca giungono parole chiare rispetto alla possibilità di vedere Macron come elemento di mediazione in possibili trattative di pace tra Russia e Ucraina. Le parole portavoce del Cremlino Dmitry Peskov sono state chiare in questo senso: “Parigi ora non può rivendicare il ruolo di mediatore, perché Parigi si è schierato dalla parte di uno dei partecipanti al conflitto. Parigi, inoltre, è coinvolta sia indirettamente che direttamente in questo conflitto dalla parte dell’Ucraina. Pertanto, è ancora difficile immaginare qualsiasi tentativo di mediazione.”

Guerra in Ucraina, le ultime notizie di oggi 10 aprile

Peraltro, lo stesso Peskov ha negato l’ipotesi di tregua per quanto riguarda la Pasqua Ortodossa – il prossimo 16 aprile – in Ucraina. Il portavoce del presidente della Russia Vladimir Putin ha infatti parlato in questa maniera: “Tregua? L’idea non è stata proposta da nessuno. Finora non ci sono state iniziative in merito ma la nostra Settimana Santa è appena iniziata. Finora non ci sono state iniziative del genere. Mosca ha già presentato iniziative su un cessate il fuoco e lo ha rispettato, ma si è trovata di fronte alla riluttanza di Kiev a fare lo stesso.”

Da segnalare poi, le continue azioni da parte delle truppe russe intorno alla città di Marinka, situata nell’Est dell’Ucraina. Secondo l’intelligence britannica l’esercito russo avrebbe potenziato gli attacchi: “Negli ultimi sette giorni, la Russia ha probabilmente intensificato i suoi assalti intorno alla città di Marinka nell’oblast di Donetsk, 20 chilometri a Sudovest della città di Donetsk. La città era stata oggetto di combattimenti dal 2014 ed è stata in gran parte distrutta dai colpi artiglieria”

Zelensky: “Mosca sempre più isolata dal mondo”

Il presidente ucraino Zelensky ha quindi risposto a stretto giro ad ogni sorta di accusa per una mancata tregua militare. Anzi, il leader del paese ha voluto anche ricordate le due persone che hanno perso la vita sotto i bombardamenti russi a Zaporizhzhia nella giornata di ieri: si tratta di due persone, padre e figlia, rispettivamente di 50 e 11 anni. Queste le parole di Zelensky: “È così che lo Stato terrorista trascorre questa Domenica delle Palme. È così che la Russia si isola ancora di più dal mondo, dall’umanità”. Poi, un nuovo messaggio contro il paese invasore: “Lo Stato terrorista non prevarrà sull’unità di tutti coloro che apprezzano la libertà. L’occupante non farà dell’intimidazione e del terrore la nuova norma per l’Europa. Non convinceranno nessuno che uccidere e derubare sia meglio che vivere secondo la legge e cooperare. E la bandiera russa non metterà radici nel territorio occupato dell’Ucraina.”

In un tweet, invece, il presidente ucraino ha voluto rendere omaggio alla Polonia ricordando la sciagura aerea di Smolensk, in Russia, avvenuta il 10 aprile 2010: “Oggi, nel 13/mo anniversario del disastro di Smolensk, ci uniamo al popolo polacco nel lutto e onoriamo la memoria del presidente polacco Lech Kaczynski, di sua moglie e di tutti coloro che sono morti in nome del servizio al proprio Paese. Che riposino in pace!”