Cosa c’è di vero nel film l’Isola delle rose? Gran parte dei contenuti. L’isola delle rose è un territorio, una piattaforma ideata e costruita al largo di Rimini nell’estate del 1968. Era giugno, in quell’anno in Europa si assisteva alle rivolte studentesche, mentre la Francia usciva dal suo maggio di fuoco, in Italia, al largo di Rimini nasceva l’isola delle rose. Sydney Sibilia scopre la vicenda e decide di raccontarla subito in un film, che subito diviene un cult, e che a partire dal 2020 è disponibile, in streaming, su Netflix. L’incredibile storia dell’isola delle rose, con Elio Germano e Tom Wlaschiha, andrà in onda questa sera su Rai 2 alle 21.
Cosa c’è di vero nel film l’Isola delle rose? La storia di Giorgio Rosa
Cosa c’è di vero nel film l’Isola delle rose? Giorgio Rosa, visionario bolognese scomparso nel 2017, portò avanti l’idea di creare una nazione autonoma, con leggi proprie, ma per essere indipendenti bisognava essere fuori dalle acque territoriali italiane, così fu studiato di collocare la struttura nel mare Adriatico a 11,612 km dalle coste di Rimini. I lavori, della durata di dieci anni, e lo Stato mai riconosciuto da nessuno rimarrà una micro-nazione. Rosa, voleva vivere in un posto libero e svincolato dal bigottismo italiano, così scelse l’esperanto, come lingua ufficiale, per l’inno prese un passo tratto da L’olandese volante di Richard Wagner e stampò francobolli appositi. Ma tutto l’idea naufragò un anno dopo, quando vi fu il funerale dell’isola.
I protagonisti
Accanto ad Elio Geramo troviamo Matilda De Angelis e Fabrizio Bentivoglio. Nel cast c’è anche Luca Zingaretti che interpreta il ruolo dell’allora presidente della Repubblica Giovanni Leone.