Tifosi violenti, un problema culturale sempre più difficile da arginare. Gli scontri tra ultras non riguardano solo l’estero, con gli ultimi episodi avvenuti in Francia, Olanda ed Inghilterra ma anche in Italia. Lo scorso gennaio, gli scontri sull’autostrada tra ultras Romanisti e Napoletani fecero scattare il campanello d’allarme ma l’ultimo episodio avvenuto lo scorso sabato in occasione della gara allo stadio Marassi di Genova tra i tifosi della Sampdoria e della Cremonese costringe le autorità competenti a trovare una soluzione in fretta. Rimane alta la guardia anche per l’arrivo, nonostante la trasferta vietata, degli ultrà olandesi del Feyenoord in occasione della trasferta che vedrà la squadra di Rotterdam impegnata in Uefa Europa Legaue contro la Roma.

Tifosi violenti, una piaga sociale difficile da contrastare

Tifosi violenti, un problema culturale sempre più difficile da arginare. Gli scontri tra ultras non riguardano solo l’estero, con gli ultimi episodi avvenuti in Francia, Olanda ed Inghilterra ma anche in Italia. Lo scorso gennaio, gli scontri sull’autostrada tra ultras Romanisti e Napoletani fecero scattare il campanello d’allarme ma l’ultimo episodio avvenuto lo scorso sabato in occasione della gara allo stadio Marassi di Genova tra i tifosi della Sampdoria e della Cremonese costringe le autorità competenti a trovare una soluzione in fretta. Rimane alta la guardia anche per l’arrivo, nonostante la trasferta vietata, degli ultrà olandesi del Feyenoord in occasione della trasferta che vedrà la squadra di Rotterdam impegnata in Uefa Europa League contro la Roma. Tre giorni fa ancora una volta il mondo del calcio ha fatto parlare di sè per dei spiacevolissimi episodi avvenuti lontano dal rettangolo verde di gioco. Quando mancavano circa tre ore al fischio di inizio della gara di Serie A delicata per la lotta salvezza tra Sampdoria e Cremonese, i tifosi intorno allo stadio sono entrati in contatto. Tafferugli e scontri si sono registrati tra ultras delle due squadre. Necessario l’intervento della polizia, tafferugli che hanno registrato tre feriti. Già dopo gli scontri dello scorso gennaio in autostrada tra tifosi romanisti e napoletani era scattato il campanello d’allarme sul ritorno della violenza negli stadi o comunque dietro il mondo del calcio e ed il Sottosegretario al Ministero dell’Interno Molteni aveva detto: “Quanto accaduto sull’A1 è un vero e proprio Far West inaccettabile, si tratta di fatti gravi e ringrazio le forze di polizia, soprattutto la Polstrada e la Digos, al lavoro per l’identificazione dei soggetti. Verranno fatte tutte le valutazioni del caso affinché si arrivi a sanzioni certe. Nel decreto sicurezza 2 di Salvini ci fu già un giro di vite importante per distinguere il tifoso dal violento, dobbiamo preservare i tifosi veri e sanzionare i violenti. Questi non sono tifosi siamo davanti a fatti criminali. Bene continuare a investire nella formazione delle forze di polizia, ma anche ragionare sul fatto che da qui al 2030 abbiamo 40mila poliziotti che vanno in pensione.”

Preoccupazione per i tifosi olandesi a Roma

Alcune tifoserie sono note alle forze dell’ordine e non solo per la loro violenza, una di queste è quella del Feyenoord. Gli ultras olandesi hanno già lasciato la loro impronta violenta nel 2015 quando vennero a Roma in occasione della sfoda di Europa League contro la squadra giallorossa ed all’epoca misero a ferro e fuoco il centro della capitale, creando disagi d’ordine pubblico e danni alla famosa barcaccia del Bernini sita in piazza di Spagna. Visti i precedenti è stata vietata ai tifosi del Feyenoord la trasferta del prossimo 20 aprile ma comunque il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è preoccupato dell’arrivo comunque nella capitale dei supporters olandesi: “C’è preoccupazione per l’arrivo dei tifosi del Feyenoord visto che siamo anche alla vigilia dell’ispezione del Bureau International des Expositions per l’Expo. Per questo ho raccomandato la massima attenzione e il ministro Piantedosi mi ha garantito pieno impegno per evitare danni alla città”. Nel frattempo sul sito della squadra olandese è uscito il comunicato del divieto di trasferta: “A seguito della decisione delle autorità italiane di bandire i tifosi del Feyenoord durante la gara di ritorno a Roma, la UEFA ha ordinato al Feyenoord di non vendere biglietti ai tifosi dell’AS Roma per l’andata al De Kuip. Negli ultimi tempi, ci sono state frequenti consultazioni con l’AS Roma e la UEFA per discutere le opzioni per i quarti di finale di Europa League. Il Feyenoord e il comune di Rotterdam si sono impegnati ad avere tifosi in trasferta presenti e a rendere una bella festa di calcio. Per molto tempo è sembrato uno scenario fattibile avere almeno un numero ridotto di 1200 tifosi in trasferta per andare alle partite, ma alla fine le autorità italiane hanno deciso diversamente, i tifosi del Feyenoord non sono i benvenuti a Roma. La UEFA ha annunciato oggi che nessun tifoso italiano è autorizzato a venire a Rotterdam. La vendita dei biglietti per la partita casalinga contro l’AS Roma inizierà più tardi oggi. A causa dell’assenza di tifosi in trasferta, i box sulla tribuna Willem van Hanegem e il settore riservato generalmente alla tifoseria ospite saranno in vendita anche per i tifosi del Feyenoord”. Durante la trasmissione “Pomeriggio Con Noi” condotta da Francesca Romana Macrì e Francesco Acchiardi in onda su Cusano Italia Tv hanno parlato di questo argomento sia il sociologo della comunicazione il Professor Marino D’amore che il giornalista sportivo Enrico Pedone, l’intervista completa è disponibile cliccando qui.