Ricordiamo Giovannona Coscialunga disonorata con onore con Edwige Fenech, un classico della commedia sexy all’italiana che compie 50 anni nel 2023.

Giovannona Coscialunga, i 50 anni del film con Edwige Fenech e Pippo Franco

Non appartiene, forse, a quella storia del cinema con la ‘S’ maiuscola celebrati dai libri di critica ma Giovannona Coscialunga disonorata con onore, che compie 50 anni in questo 2023, rappresenta comunque un passaggio importante nel costume e nell’immaginario cinematografico italiano.

La trama ruota intorno a un tipico intreccio all’italiana di malaffare, arte di arrangiarsi, mala politica e infedeltà coniugali. La vicenda racconta di un imprenditore siciliano, il commendator La Noce (Gigi Ballista) che, per sfuggire a un’inchiesta per inquinamento ambientale, cerca di ottenere l’aiuto di un politico (Vittorio Caprioli) con il vizio di sedurre donne sposate. Per non compromettere la sua vera moglie, La Noce incarica il suo segretario Albertini (Pippo Franco) di trovare una prostituta che la sostituisca. La prescelta è Cocò (Edwige Fenech), donna avvenente ma che si esprime in un dialetto insopportabile. I protagonisti si ritrovano tutti in un vagone letto su un treno diretto in Sicilia, e proprio durante il viaggio esploderà il groviglio di relazioni fino agli esiti più esilaranti.

Giovannona Coscialunga, l’avversione della critica e la riscoperta recente grazie a… Tarantino

Giovannona Coscialunga disonorata con onore arriva nei cinema italiani il 12 aprile del 1973, inaugurando quel genere della cosiddetta ‘commedia sexy’ che avrebbe rappresentato un genere molto popolare nel corso di tutti gli anni Settanta.

Come si capisce dalla trama, tuttavia, siamo piuttosto lontani dalle pellicole seguenti di questa tipologia che avrebbero visto gli esordi di caratteristi della commedia nostrana come Lino Banfi – oggi famosissimo per la serie Un medico in famiglia, che potrebbe tornare in una miniserie – o lo stesso Pippo Franco, co-protagonista del film, il cui nome è stato recentemente associato ironicamente a quello della neo-segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. Questi fil, infatti, erano concepiti essenzialmente con l’unico scopo di mostrare le grazie delle prosperose attrici che fecero la fortuna del genere, dalla stessa Fenech a Gloria Guida, passando per Barbara Bouchet, Anna Maria Rizzoli e Nadia Cassini. Sergio Martino – regista che veniva dai thriller e dai polizieschi – sviluppa, invece, una tipica commedia degli equivoci, dove il fascino della Fenech è un elemento in armonia con la vicenda raccontata, sebbene accuratamente valorizzato, ovviamente.

Questo non bastò a salvare il film dalle critiche della stampa specializzata dell’epoca che, in un periodo storico segnato da cinema militante e più ‘serio’, guardavano con un certo snobismo la produzione più ‘popolare’ della nostra industria cinematografica.
Per un recupero di Giovannona Coscialunga, dei suoi epigoni successivi e dei registi che li realizzarono, fu necessario aspettare i tempi recenti e la passione di un maestro di Hollywood come Quentin Tarantino. Il regista di Knoxville – da poco in libreria con il suo saggio sul cinema intitolato Cinema Speculation – inserì il regista della pellicola Sergio Martino tra i nomi della sua retrospettiva dedicata al cinema di genere italiano, organizzata nel 2004 dalla Mostra del Cinema di Venezia diretta allora da Marco Müller.

Giovannona Coscialunga, Fantozzi e la citazione cult della pellicola di Sergio Martino

A farsi carico della ‘disputa culturale’ di quel decennio, ci pensarono Paolo Villaggio e Luciano Salce con l’icona rappresentata dal ragionier Ugo Fantozzi.

Ne Il secondo tragico Fantozzi del 1976, infatti, il protagonista guida una ribellione contro il suo capo, il professore cinefilo Guidobaldo Maria Riccardelli, che li ha costretti all’ennesima visione del classico di Sergej Ėjzenštejn, La Corazzata Potemkin (che nel film diventa ‘Kotiomkin’). Fantozzi, dopo la celebre battuta “la corazzata Kotiomkin è una c***ta pazzesca!” che gli vale “92 minuti di applausi”, costringe il superiore a guardare film di genere come L’esorciccio, La polizia s’incazza e, appunto, Giovannona Coscialunga. Inutile dire che, come vuole la ben nota sfortuna del personaggio di Villaggio, le conseguenze del suo gesto saranno terribili…

La celebre scena della Corazzata Kotiomkin ne Il secondo tragico Fantozzi.

Giovannona Coscialunga, il trailer

Il trailer di Giovannona Coscialunga disonorata con onore di Sergio Martino è disponibile su YouTube, previo controllo anagrafico degli utenti in quanto soggetto a limiti di età per le scene mostrate nella pellicola.