Mental Load cos’è. Una condizione mentale che ci fa capire quanto i problemi quotidiani possano essere impattanti sulle nostre vite.
Mental Load: cos’è e come riconoscerlo
In inglese viene definito “Mental Load”, ovvero sovraccarico psicologico. Stiamo parlando di quella particolare condizione di pressione psicologica data dal sovraccarico di responsabilità che derivano dalla gestione degli impegni personali, familiari, lavorativi e chi più ne ha più ne metta. Una condizione mentale estremamente comune e fonte di stress e disagio.
Per quanto riguarda l’origine del termine, dobbiamo fare un passo indietro. Era il 1984 quando la sociologa Monique Haicault lo usò per la prima volta riferendosi a quell’invisibile fardello che deriva dal destreggiarsi tra la vita, il lavoro e le responsabilità della gestione della casa. Un peso che da sempre tocca alle donne portare sulle spalle e che fondamentalmente si riferisce alla cosiddetta “doppia giornata”. Si vivono infatti letteralmente due giornate in una, a stretto contatto con le diverse responsabilità, che spesso comportano effetti deleteri a livello di benessere personale.
Secondo l’ultimo World Mental Health Report dell’OMS nel mondo sono ben 301 milioni le persone con disturbi legati all’ansia e 208 milioni ad essere affette da depressione. Queste patologie, sono maggiormente diffuse tra la popolazione femminile: sono il 5% le donne colpite dall’ansia e il 4,5% a soffrire di disturbi depressivi, contro il 3% degli uomini. Questo perché le donne si trovano a dover sbrigare circa il 71% delle mansioni quotidiane e il 65% di quelle genitoriali. Con strascichi, ovviamente, anche sull’aspetto lavorativo. A confermarlo ulteriormente c’è uno studio effettuato da “Yoopies” – un sito che offre servizi di domicilio a privati – assieme all’agenzia per il lavoro “LabRH”, che ha coinvolto circa 1300 lavoratori.
Non esitare e parlarne
Un prontuario di consigli validi per tutti, allo stesso modo, ovviamente non esiste. Di sicuro, però, di primaria importanza c’è il parlarne. Familiari, fidanzati/e ed amici sono in prima linea ovviamente per darci una mano, ma se questi non dovessero bastare allora è fondamentale rivolgersi ad uno specialista.
Come fare a relazionarsi in maniera migliore con il Mental Load ce lo suggerisce Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e Clinical Director del servizio di psicologia online “Unobravo”:
“Il primo passo per emanciparsi da questo tipo di ansia è riconoscerla, dando sempre ascolto alle proprie emozioni senza trascurarle. Alcuni segnali d’allarme sono il sentimento di colpa di non fare a sufficienza e vari segnali fisici. (..)
Se si sta vivendo una situazione di sovraccarico psicologico, non bisogna esitare a chiedere aiuto alle persone che tengono a noi. Un aiuto che può manifestarsi sia a livello pratico, lasciando ad altri l’organizzazione e lo svolgimento di alcune mansioni, che a livello emotivo, condividendo pensieri e preoccupazioni con il partner o qualcuno di fidato capace di mostrarci comprensione ed empatia. Non bisogna lasciare che il mental load diventi un ostacolo insormontabile per nessuno, per questo è fondamentale che le conversazioni sul tema si intensifichino».