Per Simone Fontecchio è giunta l’ora di mettere in archivio la sua prima stagione in NBA. L’italiano si è ben comportato specialmente nella seconda parte di regular season in cui ha anche trovato un career high da 26 punti nel mese di marzo, nel match perso contro i Milwaukee Bucks. Fontecchio ha dovuto resistere anche alle decisioni di coach Hardy che – a più riprese – ha totalmente panchinato il giocatore, non facendolo entrare in campo in diverse occasioni, nonostante le buone condizioni fisiche.
Prima stagione NBA di Fontecchio, le parole dell’italiano
In una lunga intervista rilasciata a Sky Sport NBA, Fontecchio si è dato comunque un voto sufficiente alla sua prima stagione nella Lega, con la consapevolezza di poter fare molto di più: “Che voto mi do? Direi un 6, perché comunque non è stata sicuramente ottima. Avrei potuto fare molto meglio, soprattutto ho avuto un mese in cui non ho fatto per niente bene e non sono stato continuo, però so anche che al primo anno non era facile. Ho fatto delle buone prestazioni, devo cercare di migliorare l’anno prossimo a livello di continuità e migliorerò per questo”.
Quindi, è andato a snocciolare il rapporto con coach Hardy, colui che ha deciso di schierare Fontecchio con più continuità nella seconda parte di regular season con Utah che ha lottato fino all’ultima settimana per provare a prendersi un posto ai Playoff: “Will ha un ottimo rapporto con tutti all’interno della squadra: pur essendo giovane ha già tanta esperienza alle spalle, è una persona che si interfaccia benissimo con tutti e porta sempre positività, creando un ottimo ambiente all’interno della squadra. Lui mi chiede di essere sempre aggressivo, si fida ciecamente del mio tiro e di quello che posso dare alla squadra tirando tanto e avendo buone percentuali. Mi chiede semplicemente di difendere forte e di tirare quando sono libero”.