Le azioni di Ultima Generazione fanno discutere e dividono l’opinione pubblica. le ultime azioni hanno coinvolto Firenze e Roma, tantissime le critiche mosse soprattutto dal mondo politico. In Esclusiva a Tag24 una delle attiviste e portavoce del gruppo, Carlotta Muston, ha svelato cos’è il movimento Ultima Generazione, i motivi alla base dei loro gesti, le richieste al Governo, le paure e risposto alle critiche di chi li attacca.
Cos’è il movimento Ultima Generazione
“Noi lanciamo un grido d’allarme e chiediamo al Governo di essere responsabile. Stiamo assistendo alla più grande crisi ecologica che il mondo abbia mai affrontato”. A parlare è Carlotta Muston, poco più che trentenne, di Milano. Da novembre 2019 attivista di Ultima Generazione, nella vita una libera professionista. “Ho partecipato ai blocchi del Grande Raccordo Anulare a Roma e al lancio della farina alla mostra di Andy Warhol”, racconta in esclusiva ai microfoni di Tag24.
“Veniamo criticati, ma chiediamo semplicemente ai nostri politici di non investire più sul combustibile fossile. L’Italia è il sesto Paese al mondo per investimenti fatti in questo settore. Più di Russia ed Arabia Saudita, che sono Paesi dittatoriali. Tantissimi soldi vengono quindi presi dalle nostre tasche e circa 80 milioni all’anno vengono dati per la ricerca di gas e carbone. A voi sta bene?”. Domanda l’attivista di Ultima Generazione che poi prosegue: “In un momento in cui non c’è acqua perché quei soldi non li diamo a quei bravi ricercatori che stanno cercando soluzioni per il risparmio dell’acqua e per salvare l’agricoltura?”.
Ultima Generazione e i metodi scelti
Dalla vernice a Firenze, su Palazzo Vecchio, al carbone nella fontana di Roma in Piazza di Spagna. L’opinione pubblica fatica a comprendere le azioni del gruppo e gli attivisti lo sanno. “La gente pensa che i nostri metodi non vadano bene – dice la Muston – perché i media pongono l’attenzione su questo e non sul motivo per il quale lo stiamo facendo. L’Italia lo scorso anno ha investito 44 miliardi in sussidi ambientalmente dannosi che significa investire nella morte, perché non dicono questo? Ho aderito a Ultima Generazione perché ho un senso di responsabilità molto forte. Abbiamo un metodo non violento, e niente di ciò che abbiamo toccato è stato deturpato. Immaginate che diamo più 1 miliardo all’anno in “cringe benefit”, letteralmente aumenti di stipendio, per chi usa la macchina aziendale per scopi privati, così da utilizzare più benzina. Con quei soldi si potrebbe investire nel trasporto pubblico nel Sud del nostro Paese che è uno schifo”.
Tanti i soldi gestiti dal Governo, tante le idee che Carlotta Muston propone: “Ci sono più di 13 miliardi all’anno di sussidi diretti ai combustibili fossili. Questa cifra corrisponde a quanto costerebbe efficientare le case popolari in Italia. Allora perché non diamo questi soldi ai costruttori virtuosi che renderebbero più calde e sicure le abitazioni delle persone che fanno parte delle fasce più vulnerabili della popolazione”.
La risposta alle critiche ricevute
Per ripulire Palazzo vecchio, ha detto il Sindaco Nardella, ci sono voluti oltre 5mila litri d’acqua. Ma la portavoce di Ultima Generazione risponde così: “Le accuse che ci vengono mosse sugli sprechi sono ridicoli. Sono argomenti che puntano a distrarre dal reale argomento della conversazione. La domanda da porsi non è se noi siamo buoni o cattivi, ma perché il nostro Governo continua ad investire in combustibili fossili”.
La campagna di Ultima Generazione, “non paghiamo il fossile”, ha un obbiettivo preciso. “Ci sono 41,8 miliardi che vengono investiti in sussidi ambientalmente dannosi. Noi diamo l’allarme, ma le soluzioni le deve trovare il Governo Meloni. I parlamentari sono pagati per questo e devono smetterla di investire sulla morte della società”.
Le paure degli attivisti
Con le azioni commesse, gli attivisti di Ultima Generazione stanno collezionando denunce su denunce e c’è chi ne richiede l’arresto. “Abbiamo paura – dice Carlotta Muston –. Prima di entrare in azione infatti ho dovuto fare un percorso emotivo e psicologico che è durato circa tre mesi. Ma la preoccupazione per il nostro futuro è maggiore di quella per il nostro presente. Ho la responsabilità, come cittadina, di fare qualcosa. Certo che accettare che potrei perdere la mia libertà personale non è stato facile. Qualche giorno fa ero a pranzo con i miei genitori e parlavamo del fatto che c’è la possibilità che prima o poi loro debbano venire a trovarmi in carcere. Non è facile, ma abbiamo l’obbligo di fare qualcosa per il futuro della società”.
Infine un commento sulle parole di Vittorio Sgarbi che in più occasioni ha attaccato pesantemente gli attivisti: “C’è poco da dire. Perché il Governo si occupa di comuni cittadini e non della crisi ambientale e climatica? Non voglio aggiungere altro”.