Novak Djokovic è pronto al rientro che avverrà nel Masters 1000 di Montecarlo, che è anche l’inizio della stagione su terra rossa in Europa. L’ultima gara ufficiale del serbo è la sconfitta contro Daniil Medvedev nella finale dell’Atp 500 di Dubai.
Prima di quella gara Djokovic aveva portato a casa il torneo di Adelaide e gli Australian Open, che erano stati il 22esimo Slam in carriera per Novak. Ora è in attesa del torneo del Principato, dove non vince dal lontano 2015.
Le ultime prestazioni nella città in cui è anche residente non sono state degne della sua fama: nel 2022 sconfitta al primo turno contro Alexander Davidovich Fokina, nel 2021 uscì al terzo turno contro Evans, nel 2019 ai quarti con Medvedev, fuori al terzo turno con Thiem nel 2018, ai quarti con Goffin nel 2017 e all’esordio con Vesely nel 2016.
Ma quest’anno le sensazioni sono buone, come ha raccontato il serbo.
Le sensazioni di Djokovic su Montecarlo
Mi sono allenato di più sulla terra battuta, il che è positivo se si pensa al tour su questa superficie. Nelle ultime due stagioni non ho avuto molto successo a Monte-Carlo. Non ho giocato un buon livello di tennis qui, quindi spero di poter iniziare il tour su terra battuta in modo migliore rispetto agli ultimi anni e di acquisire una buona forma. È un club che conosco molto bene. Molti giocatori di alto livello vivono a Monaco e usano questo club come base per i loro allenamenti. Il club si trasforma incredibilmente nelle settimane del torneo, ma è una sensazione fantastica poter dormire nel proprio letto, sentirsi a casa quando è il momento di giocare il torneo. L’atmosfera è incredibile, con un club molto piccolo, molto intimo. C’è molto rumore, è fantastico. La gente è entusiasta di poter guardare il tennis qui e questo è uno dei tornei che ha sempre avuto successo nella storia del nostro sport