Ipotesi suicidio in carcere per Angelo Frigeri, 40 anni, trovato morto nella sua cella nella giornata di oggi, impiccato con i lacci delle scarpe.
Condannato al carcere a vita con l’accusa di aver ucciso la famiglia Azzena, Giovanni, 50 anni, la moglie Giulia Zanzani 46 e il figlio Pietro 12 secondo la polizia Frigeri si sarebbe tolto la vita, anche se gli inquirenti hanno disposto un’autopsia per capire meglio cosa ha portato alla morte del 40enne nonostante sembrino esserci pochissimi dubbi.

L’uomo era arrivato pochi giorni prima dal carcere di Badu ‘e Carros, si ipotizza perché in possesso di telefonini, e questo collegherebbe Frigeri all’evasione del 24 febbraio scorso di Marco Raduano, detenuto di 39 anni con legami con la mafia gargana che scontava 19 anni di reclusione.

Il comunicato del sindacato UIL Polizia Penitenziaria

Questo il comunicato del sindacato della Polizia Penitenziaria che ha parlato del probabile suicidio come.

Nell’Istituto di Uta abbiamo denunciato ormai da diverso tempo il numero estremamente abnorme di eventi critici nelle sezioni detentive. Sono numerosi i tentativi di suicidio, gli autolesionismi, le aggressioni tra detenuti, le aggressioni a danno degli agenti, le minacce di morte, le offese, gli scioperi della fame, ecc. Statisticamente questi numeri consegnano il triste primato al carcere di Uta come l’Istituto dove si verificano piu’ eventi critici nel distretto sardo e lo portano nelle classifiche tra i primissimi in Italia per numero di eventi critici

L’emergenza suicidi in carcere non è nuova al nostro Paese: il 2022 ha registrato il numero più alto di suicidi dal 1990, con 84 detenuti che si sono tolti la vita.

Si tratta del maggiore numero di casi da quando è iniziata la raccolta dati: quest’anno sono quasi dieci i detenuti che si sono tolti la vita dietro le sbarre, con il numero che purtroppo è destinato ad aumentare.