Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fatto il punto sui dossier principali sul suo tavolo dopo la pausa pasquale delle attività politiche: in cima alla lista c’è il fenomeno migratorio e la ripresa del decreto flussi. Presentato dal precedente governo Draghi (e in particolare dall’ex ministro Lamorgese), il decreto è atteso al voto in Aula per la sua eventuale conversione in legge.

La posizione di Piantedosi e del governo è chiara, sin dal principio: sì al sostegno dei flussi migratori regolari, a cui va garantita idonea protezione e tutela, no a scorciatoie e marchingegni per truffare le regole di ingresso e soggiorno di chi non ha i requisiti.

Adotteremo ogni iniziativa affinché siano presenti soluzioni ancora più efficaci per sostenere politiche di ingressi regolari nel nostro Paese

Matteo Piantedosi, intervistato da Il Messaggero

Decreto flussi, possibile ampliamento delle quote di ingresso

Sono circa 80mila gli ingressi regolari contenuti nel decreto flussi. Oltre 250mila le richieste pervenute, che potrebbero far propendere il Viminale per un allargamento delle quote. Il tutto sarà però discusso prima con un tavolo interministeriale e poi con la parti sociali, per esprimere valutazioni più concrete.

La questione nasce dal piano di potenziamento militare previsto dal Ministero dell’Interno, di cui parte integrante sarà anche la Guardia Costiera. Un’istituzione sotto pressione negli ultimi mesi a causa del traffico sulla rotta mediterranea, le cui missioni di recupero e salvataggio “prevedono lo stanziamento di ingenti risorse per rafforzare organici e operatività“.

Oltre 2mila gli agenti di Polizia e dei Vigili del Fuoco che saranno contrattualizzati a breve: molti saranno destinati nelle aree urbane più a rischio (stazioni, parchi ma anche ospedali). Obiettivo immediato la sfida di calcio Roma-Feyenoord, di cui si temono ricadute di ordine pubblico (trasferta vietata in Olanda per i sostenitori giallorossi). Sul lungo periodo il traguardo è il Giubileo capitolino del 2025.