Massimo Ambrosini: mamma morta a poche ore dalla Pasqua. Nella giornata di sabato 8 aprile 2023 è venuta a mancare la donna, Paola Valentini, a cui l’ex calciatore e dirigente sportivo era molto legato. I funerali si terranno nei prossimi giorni nella chiesa del Cristo Re, dove Massimo è praticamente cresciuto. Chi vuole dare un ultimo saluto alla signora Paola può recarsi nella chiesa martedì 11 aprile alle ore 11. Intanto domani, 10 aprile, alle ore 19 verrà recitato un rosario.

Come fa sapere il Corriere Adriato, Paola Valentini – figlia di Alterino, storico dipendente del Comune di Pesaro scomparso nel 2015 a 103 anni – era sposata con Guerrino, meglio conosciuto come Piccio, farmacista noto ed ex dirigente sportivo dell’Adriatico, la prima società in cui ha giocato anche il futuro campione del Milan oggi affermato telecronista sportivo.

Massimo Ambrosini: mamma morta in un periodo complicato della sua vita

Purtroppo non è un periodo facile per Ambrosini che solo qualche settimana fa ha rilasciato alcune interviste insieme alla moglie Paola per raccontare la malattia del figlio Alessandro, il più piccolo dei tre che hanno insieme. Il piccolo ha solo due anni e mezzo, ma soffre di diabete di tipo 1, una malattia che al momento è incurabile e per questo motivo ha anche annunciato il suo impegno per la ricerca medica.

Così qualche settimana fa insieme al primogenito Federico ha preso parte alla staffetta della solidarietà per dare un contributo alla ricerca tramite la maratona Born tu Run che è stata organizzata a favore della Fondazione Italiana Diabete proprio a Milano. Ha raccontato la moglie Paola a Verissimo qualche giorno fa:

Sono andata in bagno con delle strisce che avevo in casa per misurare il livello di glicemia. Era tutto sbagliato. Sono corsa in farmacia e Ale aveva un valore di 575. Per me questi valori erano tutto o niente, perché non sapevo quali fossero quelli giusti. So solo che in quel momento, in farmacia, tutti i ragazzi che lavoravano lì, si sono bloccati e non ha più parlato nessuno. Lì ho capito che c’era un problema. Siamo corsi in ospedale e da lì è iniziato tutto. Nel giro di un’ora avevamo la sua diagnosi. E’ stato forte.

L’annuncio della malattia

In realtà Ambro aveva annunciato ai suoi fan questa brutta notizia qualche tempo fa con un post social:

Ciao a tutti.

Da sei mesi la mia vita e quella della mia famiglia, sono state letteralmente sconvolte dalla malattia del nostro figlio più piccolo.
Ad Alessandro è stato diagnosticato il diabete di tipo 1, che è una malattia autoimmune, cronica e degenerativa e che anche se non si vede, può avere delle conseguenze gravissime.
Siamo costretti costantemente a tenere monitorata la sua glicemia e fare l’iniezione di insulina più volte al giorno, tutti i giorni.
Al momento il diabete di tipo 1 è una malattia incurabile, ma c’è una speranza e questa speranza passa solo ed esclusivamente attraverso la ricerca scientifica.
Io, mia moglie e tutti i parenti delle 200 mila persone fra adulti e bambini che hanno questa malattia, abbiamo la necessità e la volontà di sapere che prima o poi si arriverà a una cura definitiva.
Ho deciso per questo di correre alla Milano Marathon insieme a qualche mio ex compagno di squadra per sostenere la Fondazione Italiana Diabete.
Vai sulla rete del dono e sostieni la nostra staffetta che si chiama Born to run.
Insieme, ragazzi possiamo e dobbiamo trovare una cura per questa malattia.

Al giorno d’oggi in Italia, ogni anno, si registrano circa 5000 nuovi casi di diabete di tipo 1. Questa condizione è caratterizzata da una reazione autoimmunitaria che porta a distruggere le cellule pancreatiche che normalmente producono insulina.