La Cina ha simulato attacchi di precisione contro Taiwan durante il secondo giorno di esercitazioni intorno all’isola di cui rivendica la sovranità. Il ministero della Difesa di Taipei riporta un lavoro di monitoraggio attivo da parte dell’Aeronautica rispetto alle operazioni missilistiche di Pechino.

Tale ronda dovrebbe concludersi nella giornata di lunedì ed è la risposta del Dragone all’incontro avvenuto tra la presidente Tsai e lo speaker della Camera americana McCarthy in California.

Sotto il controllo congiunto del centro di comando, diversi tipi di unità hanno effettuato simulazioni di attacchi di precisione su obiettivi chiave sull’isola di Taiwan e sulle aree marine circostanti, e continuano a mantenere una prospettiva offensiva

Estratto della notizia riportato dalla Tv di Stato cinese

Una fonte della sicurezza di Taiwan ha riferito in forma anonima che le esercitazioni di sabato si sono concentrate intorno al Canale di Bashi, che separa Taiwan dalle Filippine. Nel programma inclusi inoltre attacchi simulati a gruppi di portaerei ed esercitazioni antisommergibile.

Il report di Taiwan sulle ultime esercitazioni militari della Cina

Il ministero della Difesa di Taiwan ha poi elencato in maniera dettagliata il programma delle esercitazioni compiute dalla Cina durante il secondo giorno di testi.

Allo scoccare di mezzogiorno sono stati individuati 58 aerei cinesi, tra cui caccia Su-30 e bombardieri H-6, oltre a 9 navi. Solo nelle 24 ore precedenti il report aveva monitorato 71 velivoli dell’aviazione cinese e 9 navi della marina di Pechino intorno all’isola.

Nella tarda serata di sabato, inoltre, il Consiglio per gli affari oceanici di Taiwan, che gestisce la Guardia costiera locale, ha pubblicato un filmato nel quale si vede una “marcatura a uomo” di una nave da guerra cinese, senza però indicare la posizione esatta. Al contempo, si odono chiaramente i messaggi di allerta lanciati all’equipaggio nemico. Nessuna ripercussione sul traffico aereo, in particolare sui piccoli arcipelaghi di Kinmen e Matsu.

Rimane comunque il massimo stato di allerta, con le Forze Armate di Taipei impegnate “a non aumentare la tensione, ma a rispondere in modo appropriato alle provocazioni cinesi.

Ambasciata Usa a Taipei: “Siamo tranquilli e fiduciosi”

L’ambasciata americana a Taiwan segue con attenzione, così come la Casa Bianca, gli sviluppi intorno all’isola. Per il momento permane un clima di assoluta fiducia e tranquillità, anche in caso di escalation. Dal canto proprio, Washington è convinta di avere tutte le risorse garantire pace e stabilità nell’indo-pacifico.

La Cina ha sempre sostenuto che il dossier su Taiwan sia la questione più importante e delicata nelle sue relazioni con gli Stati Uniti. L’opinione pubblica del Dragone considera la presidente taiwanese Tsai una separatista e ha respinto i suoi ripetuti appelli al dialogo. Tsai, dal canto suo sostiene che solo il popolo di Taiwan può decidere del proprio futuro.