Bonus veicoli sicuri: i proprietari di veicoli che hanno fatto la revisione nel 2023 hanno la possibilità di richiedere il contributo a partire dalle ore 9:00 del 3 aprile 2023 e fino al 31 dicembre 2023, data in cui chiuderà in maniera definitiva la piattaforma informatica attraverso la quale è possibile richiedere l’agevolazione.
Ecco qui di seguito tutto ciò che riguarda il bonus veicoli sicuri: che cos’è, a chi spetta e come fare domanda online per ricevere il contributo.
Bonus veicoli sicuri: che cos’è, a chi spetta e come fare domanda online per ricevere il contributo in caso di revisione fatta nel 2023
I criteri e le modalità di concessione e di erogazione del bonus veicoli sicuri sono contenuti all’interno del decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (MEF), n. 366 del 24 settembre 2021, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 253 del 22 ottobre 2021.
Tale contributo, in particolare, è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2021, la quale ha previsto per i tre anni successivi la concessione di un buono di importo pari a 9,95 euro, denominato “buono veicoli sicuri”.
Questo buono è destinato ai proprietari di veicoli a motore che sottopongono il proprio veicolo e l’eventuale rimorchio alle operazioni di revisione previste dall’art. 80, comma 8, del decreto legislativo n. 285 del 1992 durante l’anno in corso, a partire dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2023.
Il contributo viene riconosciuto per un solo veicolo a motore e per una sola volta. Per quanto riguarda le modalità di fruizione del bonus veicoli sicuri, l’art. 4 del decreto del 24 settembre 2021 prevede che:
“Per accedere al contributo, il richiedente, previa registrazione sulla piattaforma informatica «Buono veicoli sicuri» accessibile direttamente o dal sito del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, presenta istanza compilando il modello disponibile sulla piattaforma stessa”.
Il comma 2 del suddetto articolo, in particolare, dispone che l’identità dei beneficiari debba essere accertata mediante l’utilizzo delle credenziali SPID (di livello 2) o, in alternativa al Sistema Pubblico di Identità Digitale, il titolare del veicolo può utilizzare le proprie credenziali CIE (Carta di Identità Elettronica) e CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
“L’identità dei richiedenti è verificata, in relazione ai dati del nome, cognome e codice fiscale, denominazione sociale nel caso di incaricato di società, attraverso il sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale, di seguito «SPID» di cui all’art.64 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82”.
Perciò, qualora il titolare di un veicolo abbia fatto la revisione a quest’ultimo a partire dal 1° gennaio 2023, costui avrà la possibilità di richiedere il bonus veicoli sicuri tramite l’apposita piattaforma informatica che viene messa a disposizione all’interno del sito web ufficiale del contributo sul sito Internet del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), accessibile cliccando su questo link.
La domanda è corredata da una dichiarazione sostitutiva all’interno della quale il soggetto richiedente dovrà attestare e comunicare i dati che vengono richiesti dalla piattaforma online.
Dopodiché, l’applicazione provvederà a rilasciare nell’area riservata di ogni beneficiario registrato, un’apposita ricevuta che attesta l’avvenuta presentazione dell’istanza per il contributo.
Al termine dell’iter di presentazione, nel quale il soggetto richiedente dovrà seguire passo dopo passo le indicazioni che gli vengono fornite dal sistema, quest’ultimo assegnerà un numero di pratica specifico all’istanza, il quale dovrà essere conservato dal titolare del veicolo.
L’art. 5 del decreto del 24 settembre 2021, che disciplina il rimborso del contributo su conto corrente, prevede che quest’ultimo venga effettuata solamente al termine della verifica dei dati che sono stati inseriti dal soggetto richiedente, il quale potrà controllare lo stato di avanzamento della pratica accedendo alla piattaforma con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.