Siamo impotenti davanti la corruzione e i venti gelidi della guerra“. Papa Francesco torna a parlare di temi – molti – che ormai affliggono la nostra società e il mondo. Conflitti, indifferenza, corruzione, ingiustizia e guerra. Il Santo Padre ha presieduto la Veglia Pasquale della Notte Santa, nella Basilica Vaticana.

“A volte abbiamo semplicemente avvertito la fatica di portare avanti la quotidianità, stanchi di rischiare in prima persona davanti al muro di gomma di un mondo dove sembrano prevalere sempre le leggi del più furbo e del più forte”, ha detto Francesco durante l’omelia. “Altre volte, ci siamo sentiti impotenti e scoraggiati dinanzi al potere del male, ai conflitti che lacerano le relazioni, alle logiche del calcolo e dell’indifferenza che sembrano governare la società, al cancro della corruzione, ce n’è tanta, al dilagare dell’ingiustizia, ai venti gelidi della guerra“.

“A volte succede anche a noi di pensare che la gioia dell’incontro con Gesù appartenga al passato, mentre nel presente conosciamo soprattutto delle tombe sigillate: quelle delle nostre delusioni, delle nostre amarezze e della nostra sfiducia, quelle del non c’è più niente da fare, le cose non cambieranno mai, meglio vivere alla giornata perché del domani non c’è certezza”, ha proseguito il Papa. “Anche noi, se siamo stati attanagliati dal dolore, oppressi dalla tristezza, umiliati dal peccato, amareggiati per qualche fallimento o assillati da qualche preoccupazione, abbiamo sperimentato il gusto amaro della stanchezza e abbiamo visto spegnersi la gioia nel cuore”.

Veglia Pasquale, il rito del Papa

Solo qualche giorno fa si pensava che il Papa non potesse presiedere la Veglia Pasquale, a causa dei suoi problemi di salute. Invece, con grande forza e spirito di sacrificio, Bergoglio ha iniziato il rito nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione del fuoco e la preparazione del cero pasquale. Alla processione verso l’altare, con il cero pasquale acceso e il canto dell’Exultet, ha fatto seguito la liturgia della Parola e la liturgia battesimale, nel corso della quale il Papa amministra i sacramenti dell’iniziazione cristiana a 8 neofiti provenienti da Albania, Stati Uniti d’America, Nigeria, Italia e Venezuela. Dopo la Veglia, Francesco ha lasciato San Pietro, passando in sedia a rotelle lungo il corridoio che divideva i settori dei circa 8.000 fedeli presenti.