Aumenti assegno unico per i figli 2023, è arrivato l’ok dell’Inps con circolare di ieri, 7 aprile, che certifica incrementi di importi per l’adeguamento all’inflazione e altre maggiorazioni, come quelle spettanti alle famiglie con figli fino a tre anni di età, come prevede la legge di Bilancio 2023. Gli adeguamenti degli importi sono livellati al tasso di inflazione osservato nel 2022 che è stato dell’8,2 per cento. Ulteriori novità sono previste per le soglie Isee che sono state adeguate all’inflazione: l’importo minimo per i figli parte da 54 euro, rispetto ai 50 del 2022, mentre la soglia massima di Isee sale da 40mila a 43.240 euro.

Aumenti assegno unico 2023, presentazione Dsu e Isee aggiornati

Aumenti assegno unico per i figli 2023, è arrivata la circolare numero 41 dell’Inps che ha certificato gli incrementi dovuti all’inflazione, le maggiorazioni con i nuovi importi e le nuove soglie Isee. Gli adeguamenti per l’inflazione decorrono dal 1° gennaio 2023, ragione per la quale chi ha ricevuto gli importi livellati al 2022 ha diritto al rimborso. L’annualità dell’assegno unico parte invece dal 1° marzo 2023: ciò significa che entro la fine di febbraio scorso era necessario presentare il rinnovo della Dichiarazione sostitutiva unica ai fini dell’Isee, adempimento che può essere esercitato ancora fino al prossimo 30 giugno per non perdere aumenti e rimborsi.

Aumenti assegno unico 2023, nuovi importi aggiornati per l’inflazione

Cambia la soglia minima Isee per ottenere gli importi più alti dell’indennità dell’assegno unico per i figli. L’anno scorso era di 15mila euro, quest’anno sale a 16.215 euro. Per chi nel 2022 aveva diritto a 175 euro per i figli, quest’anno ne percepirà 189,20 per effetto dell’inflazione. Una delle novità più attese della legge di Bilancio 2023 era il maggiore importo per i figli fino a un anno: chi ha figli di questa età ha diritto a percepire una maggiorazione del 50 per cento fino al primo compleanno. Altre novità sono state introdotte dalla Manovra 2023 per le famiglie numerose con almeno tre figli.

Quanto si prende in più di assegno unico nel 2023? Le maggiorazioni

Per le famiglie numerose, infatti, l’assegno unico per i figli aumenta considerevolmente per i componenti da uno a tre anni di età. Un nucleo di questo tipo, infatti, vedrà crescere del 50% la quota di assegno unico destinato ai figli entro i tre anni, purché l’Isee rientri nel massimo di 43.240 euro. Inoltre, se non si hanno figli da uno a tre anni, si ha diritto comunque a un’altra maggiorazione. Infatti, è prevista l’erogazione di 91,90 euro in più se l’Isee è quello della prima fascia, ovvero non eccedente i 16.215 euro. Ancora un’altra maggiorazione è prevista per le famiglie con almeno quattro figli. In questo caso, la maggiorazione al mese prevista è di 150 euro, aumentata del 50% rispetto all’importo spettante nello scorso anno che era di 100 euro.

Assegno unico 2023, le novità per i figli disabili

L’Inps precisa che l’indennità spetta per i figli fino a 21 anni di età, mentre per la numerosità delle famiglie (ai fini delle maggiorazioni) si considerano tutti i figli a carico dei genitori. Altre novità dell’assegno unico 2023 sono confermate dall’Inps per quanto riguarda i figli disabili. La legge di Bilancio 2023 ha recepito lo schema del decreto legge numero 73 del 2022 stabilendo che:

  • l’assegno unico per i figli disabili spetta nella stessa misura a prescindere dall’età;
  • i figli disabili minorenni sono equiparati ai maggiorenni disabili fino a 21 anni di età ai fini delle maggiorazioni;
  • una ulteriore maggiorazione di 120 euro spetta in presenza di un figlio disabile.

Figli disabili, quanto spetta di assegno unico?

L’assetto dell’assegno unico per i figli del decreto 73/2022 è stato reso strutturale e quindi decorre anche per l’anno 2023. Per effetto delle novità, le famiglie con figli disabili percepiscono l’assegno unico per i figli fino a 189,20 euro con Isee non eccedente i 16.215 euro. Inoltre, le maggiorazioni spettanti in rapporto al grado di disabilità per i figli dai 18 ai 21 anni di età, sono equiparate a quelle dei figli minorenni disabili.