Prova convincente della Lazio di Maurizio Sarri che con il 2-1 contro la Juventus allunga in zona Champions. Entusiasmo a mille per i capitolini che si candidano fortemente come seconda forza del campionato, mentre la Vecchia Signora non riesce a trovare il guizzo vincente nonostante l’ingresso di Chiesa. Di seguito le pagelle del match.

LAZIO

PROVEDEL 6 – Niente più clean sheet, ma anche sull’incornata di Bremer è miracoloso, ma il rimpallo è sfortunato. Per il resto spettatore non pagante.

MARUSIC 6.5 – A destra è una sicurezza, ottimo negli anticipi, limita Kostic e cerca sempre di creare superiorità numerica. Non sfigura nemmeno quando dalle sue parti passa Di Maria, lo affronta con coraggio. E non perde.

CASALE 6 – Attento come sempre, non permette ai giocatori della Juventus di sfondare dalle sue parti. Qualche grattacapo quando Chiesa mette il turbo sulla sinistra, ma per il resto controlla bene.

ROMAGNOLI 6 – Elegante regista difensivo, fa sentire il fischio quando bisogna passare alle maniere forti. Dirige la difesa con leadership.

HYSAJ 5.5  – Questa volta fatica e non poco, Cuadrado e soprattutto Di Maria sono scomodissimi. Spinge quanto basta perché si preoccupa più di fermare le avanzate juventine, spesso non riesce nell’intento.

MILINKOVIC SAVIC 7 – Le partite in cui si esalta sono queste. Fisicità a pacchi, condita dalla solita qualità che lo contraddistingue. Un po’ di malizia sul gol dell’1-0, eroico sulla conclusione ravvicinata di Di Maria che poteva essere il potenziale 2-2.

CATALDI 6 – Viene francobollato, quindi si deve muovere tanto per trovare libertà di esecuzione. Qualche magagna in fase di non possesso, ma nel complesso regge la baracca. (VECINO 6 (dal 70’) – Nel momento delle barricate, mette i muscoli necessari per difendere il risultato)

LUIS ALBERTO 7 – Ci sarà un motivo se Sarri lo definisce in questo momento un giocatore totale. Ogni volta che tocca palla la Lazio riesce ad attaccare in verticale creando più di un grattacapo alla retroguardia bianconera, in fase di interdizione ringhia su ogni portatore di palla avversario. E infine il tacco del 2-1: alta scuola.

FELIPE ANDERSON 6.5 – Si muove tanto per cercare di far uscire gli avversari, oltre a puntare Alex Sandro spesso e volentieri. Qualche appoggio superficiale in situazioni vantaggiose fanno mugugnare l’Olimpico, il tutto perdonato dall’assist per il 2-1.

IMMOBILE 6  – Ingaggia un duello spigoloso con Bremer, fa fatica a trovare gli spazi, ma quelle poche che ci riesce crea qualche grattacapo alla Juventus. (PEDRO 6 (dal 64’) – Il dinamismo giusto per strappare nei momenti più caldi. Lo fa con la solita grinta)

ZACCAGNI 7.5 – Altra prova sontuosa, solo che ora non fa più notizia. Cuadrado e soprattutto Gatti lo soffrono come non mai, ogni volta riesce a saltare il diretto avversario creando superiorità. La ciliegina è il gol del raddoppio, da una zolla che conosce bene. (BASIC S.V. (dall’ 85’)

All.SARRI – Accetta di attaccare alta una squadra che fa delle ripartenze la propria arma principe. La scelta lo ripaga con una prova sontuosa della squadra che fa uscire la Juventus col palleggio, per poi attaccare al momento giusto. Compatta in fase di non possesso. E la Champions forse sta diventando più che un’impresa.

JUVENTUS

SZCZESNY 6 – Attento e vigile, su Immobile superlativo e a dir poco. Su entrambi i gol non può nulla.

GATTI 5.5 – Dal punto della fisicità niente da dire, si fa valere eccome. I probelmi arrivano quando viene puntato, lì non riesce a tenere il passo di Zaccagni, venendo bruciato spesso e volentieri.

BREMER 6.5 – Il migliore del reparto. Non fa passare Immobile, blocca ogni possibile corridoio. Deciso il terzo tempo che propizia il gol del pareggio.

ALEX SANDRO 5 – Notte da dimenticare. Dubbi sul gol di Milinkovic, ma anche lì è un po’ molle. Sul 2-1 si fa bruciare nettamente da Felipe Anderson. Per il resto soffre tutto il match.

CUADRADO 5 – Pronti via e rischia subito un giallo. È la presentazione di una partita nervosa del colombiano che non riesce ad essere un fattore sulla destra. Stringe troppo sul 2-1 di Zaccagni. (DANILO S.V. (dal 70’)

FAGIOLI 6 – L’ impostazione è difficoltosa, non ha tempo di poter ragionare, il giovane della Juventus così si fa apprezzare più per il dinamismo, che in fase di interdizione serve eccome.

LOCATELLI 5 – Ingabbiato, il centrocampo laziale lo aggredisce ogni volta che tocca palla. Anche quando prova a trovare qualche spazio viene puntualmente annullato, non riuscendo neanche ad impostare. (PAREDES 5 – Cambio che non incide minimamente)

RABIOT 6.5 – La Juventus non può fare a meno di lui, quando si accende la Juventus cambia giri. Il gol del pareggio è tutto suo, per il resto è un fattore nel centrocampo bianconero che si regge sulla sua fisicità.

KOSTIC 5 – Marusic lo annulla, le sortite offensive sono poche e fatte male. Partita anonima. (CHIESA 6 (dal 63’) – Tutta un’altra storia rispetto a Kostic. Mette il turbo da subito, ogni volta mostra la targa agli esterni biancocelesti. Ma non basta)

DI MARIA 6.5 – La classe non è acqua, e lo si vede ogni volta che tocca palla e quando suon la carica. Spesso e volentieri prova a cercare la giocata individuale, anche perché a volte sembra non essere supportato. Ogni volta che punta l’avversario la sensazione è che possa succedere sempre qualcosa.

VLAHOVIC 5 – Il solito copione: parte bene e con voglia, si spegne col passare dei minuti. Spesso spalle alla porta, e anche così gli arrivano pochi palloni giocabili. Lo squillo più importante al 60’, ma il colpo di testa è alto. (MILIK 5.5 (dal 63’)-  Qualcosa in più rispetto a Vlahovic, ma anche il polacco non incide come avrebbe voluto)

All. LANDUCCI 5.5 – Ok Danilo in panchina per i troppi match ravvicinati, ma forse la prestazione di Alex Sandro dimostra che senza il numero 6 in campo si soffre. In mezzo il centrocampo soffre, i cambi danno la scossa che però non evita la sconfitta.