È successo durante la Festa dell’Unità di Bologna: una ragazza di quindici anni è stata violentata da un gruppo di coetanei. Il fatto, risalente al 18 settembre scorso, al Parco Nord, è tornato nuovamente ad onor di cronaca dopo i recenti commenti da parte di alcuni esponenti politici. L’autore del reato, peraltro, non si trova attualmente in Italia: si tratta di un ragazzo con origini straniere e cittadinanza italiana.
Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha commentato in questa maniera l’intera vicenda:
Lascia attoniti la notizia di una 15enne stuprata durante la festa dell’Unità di Bologna, mentre si intonavano le note di ‘bella ciao’. Un branco di coetanei della giovane l’ha derisa, vessata e alla fine filmata mentre si consumava la violenza. Ci stringiamo attorno alla ragazza e alla sua famiglia, nel rispetto del loro dolore, ma pretendiamo che si faccia quanto è necessario per far luce e punire i responsabili. Per questo chiediamo che si faccia sentire anche la voce del Partito democratico e del suo segretario Schlein che, in quanto donna, dovrebbe avere maggiore sensibilità sul tema. Gli orrori di tali violenze vanno senza se e senza ma denunciati, da tutti, anche se si verificano in luoghi “sacri” come la festa dell’Unità.
A lei si è aggiunta anche Alice Buonguerrieri, deputata di Fdi:
Siamo sconvolti della notizia che arriva da Bologna. Impossibile restare in silenzio e non manifestare tutta la nostra solidarietà e vicinanza alla ragazza e alla sua famiglia. La richiesta unanime è che venga fatta immediata chiarezza e che i responsabili, tutti, vengano puniti. Lo stesso dovrebbe fare il Partito democratico e il neosegretario Schlein affinché violenze del genere non accadano mai più.
Quindicenne violentata alla Festa dell’Unità, la risposta del Pd: “Occupati con riserbo e rispeto”
A stretto giro è arrivata la replica del circolo Pd di Bologna che ha spiegato abbiano già mosso la macchina organizzativa in favore della famiglia della ragazza:
Vogliamo chiarire una cosa. Per noi una violenza sessuale è una violenza sessuale. Ovunque questa avvenga. E non mancheremo mai di denunciare, di esprimere la nostra solidarietà e la vicinanza fattiva a chi ne è vittima, così come la più ferma condanna per chi la commette. Come abbiamo sempre fatto, come facciamo.