Coldiretti: non solo uova e colombe, con questa Pasqua tornano le specialità locali e i dolci fai-da-te. Per effetto del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina, più di quattro famiglie su 10 (42%) hanno scelto di preparare in casa i dolci tipici delle festività pasquali.

Dolci di Pasqua, la riscoperta del fai-da-te

Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra la colomba è presente quest’anno nel 69% delle tavole, la novità di questa Pasqua – sottolinea la Coldiretti – è rappresentata dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici.

Da nord a sud sono tantissimi i dolci della Pasqua che segnano la tradizione delle famiglie italiane. In Veneto il dolce della tradizione contadina si chiama Fugassa e vanta origini molto antiche. La tradizione racconta che la focaccia veneta fu ideata da un fornaio trevigiano che in occasione della Pasqua aggiunse all’impasto del pane altri ingredienti, come uova, burro e zucchero. Tutto in quantità moderata dati i costi, ottenendo così un pane soffice e dolce, da regalare ai suoi clienti. In Toscana invece abbiamo la Schiacciata Pisana un pane dolce dall’inconfondibile aroma di anice che viene accompagnato dal vin santo. Dall’Emilia arriva il Bensòne che è tra i più antichi dolci prodotti nel territorio di Modena dalla forma ovalizzata, con la farcitura di marmellata di prugne e amarene.

In Calabria – spiega Coldiretti – ci sono i Cuculi. Tipici dolci pasquali fatti con una pasta di pane piuttosto zuccherata, aggiungendo qualche goccia di anice e di scorza di limone per dargli una caratteristica nota di sapore. In terra sicula troviamo la Cuddura cu l’ova, che è un impasto dolce, simile ad una pasta frolla, che contiene uova sode intere, impasto che viene poi decorato con zuccherini colorati, cotto in forno e, a volte, completato successivamente con glassa bianca.