L’ultimo Gran Premio di Formula 1 in Australia ha ridato gioia a Lewis Hamilton e a una Mercedes certamente più lenta di Red Bull ma comunque in grado di trovare il secondo gradino del podio. Un’emozione che non ha restituito completamente il sorriso al pilota inglese che recentemente ha voluto sottolineare in un’intervista le sue sensazioni sulla stagione in corso.
L’impressione che arriva dalle parole rilasciate da Hamilton è che il pilota sia sempre più amareggiato dalle prestazioni della Mercedes, soprattutto in relazione allo sviluppo attuato nella preseason; già prima dell’esordio nella nuova stagione di Formula 1, infatti, il 44 aveva lamentato di non essere stato ascoltato.
Intanto, in relazione al suo amore per la Formula 1, Hamilton ha dichiarato:
Mi piace davvero tanto, ma non amo guidare vetture non fantastiche. Non mi piace guidare una macchina che non è quella che avremmo dovuto avere, ma mi stuzzica la sfida di ottenere comunque il massimo dalla vettura, anche se non è possibile vincere.
Formula 1, Mercedes lenta: i dubbi di Hamilton
Nel frattempo, il pilota ha voluto anche esprimere i tanti dubbi che riempiono la sua testa in ottica vittoria mondiale. C’è da dire che anche per una leggenda come Lewis il tempo passa e le speranze per il campione inglese di tornare a vincere un campionato di Formula 1 si riducono costantemente.
Parlando proprio delle ambizioni sperimentate finora, Hamilton non ha esitato a descrivere le difficoltà nel riuscire a pensare di poter ottenere qualcosa di meglio di un terzo posto. Ecco il suo messaggio:
In modo un po’ sfacciato, puoi chiederti se sia possibile arrivare terzo o quarto, quando il quinto posto è il massimo che puoi ottenere. E puoi cercare di essere sempre sul pezzo e costante, in modo da essere pronto quando la macchina si accende e si comporta come vuoi. Mi sono preparato come non mai quest’anno. Se domani la macchina sarà a posto, sarò pronto a lottare per il campionato del mondo e vincerlo. Non è questo il caso e la realtà al momento. Ma sto lavorando con tutti qui e anche in fabbrica per riuscirci.